Il Papa ai buddisti: lavoriamo insieme per essere tutti fratelli, attenti agli ultimi
Tiziana Campisi – Città del Vaticano
In un momento in cui la famiglia umana e il Pianeta si trovano ad affrontare molteplici minacce, un dialogo amichevole e una stretta collaborazione sono ancora più necessari. Purtroppo, da ogni parte sentiamo il grido di un’umanità ferita e di una Terra lacerata. Il Buddha e Gesù hanno compreso la necessità di superare l’egoismo che genera conflitti e violenza.
“Evitare il male, coltivare il bene e purificare la propria mente” diceva Buddha, mentre Gesù insegnava ai suoi discepoli: “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri”. Lo ricorda Papa Francesco nel saluto alla Delegazione Buddista dell'Assemblea Sangha di Chetuphon dalla Thailandia, composta da monaci e laici e giunta in Vaticano insieme a diversi rappresentanti della Chiesa cattolica thailandese. (Ascolta il servizio con la voce del Papa)
Approfondire il dialogo e la collaborazione fraterna
Il Pontefice rimarca che nel mondo odierno, compito di cristiani e buddisti è guidare i “rispettivi fedeli a un senso più vivo della verità che siamo tutti fratelli e sorelle”.
E ciò comporta che dovremmo lavorare insieme per coltivare la compassione e l’ospitalità per tutti gli esseri umani, specialmente per i poveri e gli emarginati. In questo spirito, incoraggio i vostri sforzi per approfondire e ampliare il dialogo e la collaborazione con la Chiesa cattolica.
La storia di 50 anni di amicizia
La delegazione buddista è in Vaticano per commemorare il 50.mo anniversario dello storico incontro di Somdej Phra Wannarat, diciassettesimo patriarca supremo buddista della Thailandia, con Paolo VI, avvenuto il 5 giugno 1972, e Francesco esprime gratitudine per la visita che rinnova i “legami di amicizia e collaborazione reciproca”. Per questo ricorda i sentimenti espressi dal suo predecessore cinquant’anni fa: “Abbiamo una profonda considerazione per i tesori spirituali, morali e socio-culturali che vi sono stati donati attraverso le vostre preziose tradizioni. Riconosciamo i valori di cui siete custodi e condividiamo il desiderio che vengano preservati e promossi. Auspichiamo un dialogo sempre più amichevole e una stretta collaborazione tra le tradizioni che voi rappresentate e la Chiesa cattolica”. Quindi il Papa traccia un bilancio delle relazioni intraprese con i buddisti thailandesi:
Nel corso di questi cinquant’anni, abbiamo assistito a una crescita graduale e costante del “dialogo amichevole e della stretta collaborazione” tra le nostre due tradizioni religiose.
Francesco menziona infine la visita della delegazione thailandese di 4 anni fa e l’accoglienza e ospitalità ricevuta in Thailandia durante il suo viaggio apostolico del 2019. Apprezzamento, esprime, poi, per l’“amicizia e il dialogo fraterno” dei buddisti con i membri del Dicastero per il Dialogo Interreligioso e con la comunità cattolica in Thailandia e invoca abbondanza di benedizioni per tutto il Paese e i suoi abitanti.
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