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Una Chiesa pellegrina nel cammino di guarigione e riconciliazione

Fedeli, tra cui tanti indigeni, nel Santuario di Sainte-Anne di Beaupré insieme al Successore di Pietro che ha parlato di fallimento ed errori nell’orizzonte della speranza e nell’affidamento a Cristo

Massimiliano Menichetti - Québec

Una Chiesa pellegrina che sta facendo risuonare nel suo cuore le domande scottanti di come sia stato possibile il male che ha ferito interi popoli. Il Papa nell’omelia al Santuario nazionale canadese di Sant’Anna di Beaupré ha indicato il faticoso cammino di guarigione e di riconciliazione che si sta compiendo. 

Difficoltà e dolore riflessi anche in uno striscione innalzato da alcune persone vicino all’altare prima della celebrazione e poi posto all’ingresso del Santuario. 

Moltissimi fedeli, tra cui tanti indigeni insieme al premier Trudeau, si sono stretti in preghiera con il Successore di Pietro che ha parlato del fallimento, degli errori, superati, nell’orizzonte della speranza, nel non fuggire davanti a cadute e umiliazioni, nell’affidamento a Cristo. Una tentazione del nemico ha spiegato, che minaccia il cammino spirituale e della Chiesa, è far credere che i fallimenti siano definitivi, e quindi non valga la pena cercare una strada per ricominciare.

Commozione e gioia si sono mescolate tra i fedeli durante le sue parole. Per il Papa c’è una sola strada verso una società più giusta, fraterna, solidale, per riprenderci dai nostri errori, delusioni e stanchezze e questa via è Gesù, che si affianca al nostro cammino, che accoglie fragilità e debolezze e non ci lascia mai soli.

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28 luglio 2022, 18:30