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Giornata conclusiva del pellegrinaggio penitenziale di Francesco in Canada

Una giornata densa di impegni ed emozioni quella odierna, l'ultima del pellegrinaggio penitenziale del Papa in Canada sul tema “Camminare Insieme”. In mattinata la Messa nell'Arcivescovado e l'incontro privato con i membri della Compagnia di Gesù e una delegazione di indigeni. Poi il volo a Iqaluit per l'abbraccio agli Inuit

Paolo Ondarza - Città del Vaticano

Si è aperta con la Messa in privato celebrata all’arcivescovado di Quèbec la sesta ed ultima giornata trascorsa dal Vescovo di Roma in Canada. Alle 9:00 locali, quando in Italia saranno le 15:00, Francesco ha incontrato in forma riservata quindici membri della Compagnia di Gesù della provincia del Canada, rinnovando così quella che ormai è divenuta una tradizione di ogni viaggio apostolico. All'incontro era presente anche il cardinale gesuita Michael Czerny, presidente del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale.

L'incontro del Papa con i gesuiti canadesi
L'incontro del Papa con i gesuiti canadesi

A 300 km dal circolo polare artico

Il primo appuntamento pubblico del giorno sarà quello con una delegazione di indigeni presenti in Quèbec, ricevuti sempre presso l’Arcivescovado. A seguire il trasferimento all’aeroporto internazionale di Quèbec dove alle 12.30  il Pontefice prenderà il volo per Iqaluit, capitale del territorio canadese di Nunavut. Qui, ad appena 300 chilometri a sud dal circolo polare artico, Francesco giungerà nel pomeriggio, alle 15.50. È la città in cui nel 1993 venne firmato il Nunavut Land Claims Agreement, il più grande accordo di rivendicazione di terre indigene nella storia del Canada. La città ospita la più grande comunità di Inuit, circa 3900: una popolazione indigena delle coste dell’America, distribuita dalla Groenlandia all’Alaska, e presente anche in Asia, all’estremità della penisola dei Ciukci, in Siberia.

Un'altra immagine di Francesco con i membri della Compagnia di Gesù del Canada
Un'altra immagine di Francesco con i membri della Compagnia di Gesù del Canada

Il dramma delle ex scuole redenziali

Il Pontefice visiterà la scuola elementare Nakasuk dove incontrerà privatamente alcuni alunni delle ex scuole residenziali, ovvero quegli istituti affidati dal governo con scarsi finanziamenti alle chiese cristiane locali, tra cui quella cattolica: in questi istituti si attuò una delle pagine più drammatiche della storia di queste popolazioni con il processo di assimilazione forzata dei bambini sottratti alle comunità indigene di appartenenza e forzati ad assimilarsi alla nuova cultura occidentale: secondo un Rapporto della Commissione per la Verità e la Riconciliazione pubblicato nel 2015, oltre tremila minori morirono di malattie, malnutrizione, maltrattamenti in un periodo di circa cento anni dall’istituzione di queste scuole nel 1883.

Giovani e anziani insieme

A Francesco che in questi giorni ha ripetutamente chiesto perdono per queste ferite ancora fresche e dolorose, alcuni alunni delle ex scuole residenziali avranno la possibilità di rivolgere alcune domande. Successivamente, alle 17 del pomeriggio, nel piazzale antistante alla scuola avrà luogo l’incontro con i giovani e gli anziani, animato da balli, canti e musiche tradizionali.

Come atto conclusivo di queste intense giornate trascorse dal Vescovo di Roma in terra canadese, alle 18.15 è prevista la cerimonia di congedo presso l’Aeroporto Internazionale di Iqaluit. Circa trenta minuti dopo avverrà la partenza in aereo a bordo del quale Francesco risponderà alle domande dei giornalisti. L’arrivo a Roma è previsto alle 7.50 di sabato 30 luglio.

Ultimo aggiornamento alle 16.15 del 29 luglio 2022

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29 luglio 2022, 10:30