Francesco agli evangelizzatori digitali: portate Cristo ai più lontani attraverso la rete
Tiziana Campisi – Città del Vaticano
Affida ad un videomessaggio Papa Francesco il suo affettuoso saluto a quanti, riuniti a Monterrey, in Messico, partecipano a “Hechos 29”, l’incontro internazionale di giovani evangelizzatori digitali iniziato ieri 5 agosto e che si conclude oggi, sabato 6. “Che questo incontro vi aiuti a sentirvi comunità, come parte della vita missionaria della Chiesa che non ha avuto mai paura di andare incontro a nuovi orizzonti e frontiere e, con creatività e coraggio, annunciate la misericordia e la tenerezza di Dio” è l’augurio di Francesco, che ritiene l’iniziativa, volta a risvegliare il desiderio di essere e di fare Chiesa, un’importante opportunità per essere missionari negli ambienti digitali.
Creatività pastorale per raggiungere le persone dove vivono
Ricordando quanto detto nel suo recente viaggio in Canada circa la necessità di “trovare vie nuove per annunciare il cuore del Vangelo a quanti non hanno ancora incontrato Cristo”, attraverso “una creatività pastorale per raggiungere le persone là dove vivono” e “trovando occasioni di ascolto, di dialogo e di incontro”, Francesco incoraggia i giovani a non avere paura di sbagliarsi e ribadisce di preferire una Chiesa ferita che esce verso le periferie esistenziali del mondo a una Chiesa malata perché chiusa nelle sue piccole sicurezze.
Essere come buon i samaritani negli ambienti digitali
“Il Signore bussa alla porta per entrare in noi, ma quante volte bussa alla porta dal di dentro perché lo lasciamo uscire”, afferma il Papa, auspicando che la missione negli spazi digitali sia piena di umanità. L’invito del Pontefice a quanti prendono parte ad “Hechos 29” è ad essere come il buon samaritano in tali ambienti, a portare cioè ristoro, sostegno, conforto, “affinché la cultura contemporanea possa conoscere Dio sentendolo in voi”.
Dalla virtualità alla presenzialità per portare Cristo tra la gente
Francesco esorta, poi, a portare la speranza di Gesù, specialmente a quanti sono più lontani, e ad accompagnare alle parole la carità. “Che la virtualità rafforzi la presenzialità” aggiunge, affinché la rete generi comunione che renda presente Gesù nella propria cultura. E a chiusura del suo videomessaggio il Papa invia ai partecipanti all’incontro per evangelizzatori digitali la sua benedizione.
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