Il Papa: la sorella madre terra ci implora di fermare abusi e distruzione
Benedetta Capelli e Fabio Colagrande – Città del Vaticano
Impegno e preghiera davanti al dolore della terra che non smette di gemere. Papa Francesco su twitter ricorda la Giornata mondiale di preghiera per il Creato, e l’inizio del #TempoDelCreato, che si concluderà il 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi.
Riferendosi al tema di quest’anno: “Ascolta la voce del creato” che ha come immagine simbolo il roveto ardente, mette in luce come proprio l'ascolto, di cui aveva parlato nel Messaggio per la Giornata, vada trasformato in azioni e in cura della nostra casa comune. “In balia dei nostri eccessi consumistici, la sorella madre terra geme e ci implora – scrive il Papa - di fermare i nostri abusi e la sua distruzione”. Da qui l’invito, già lanciato ieri all’udienza generale, “affinché i vertici COP27 e COP15 dell’ONU possano unire la famiglia umana nell’affrontare decisamente la doppia crisi del clima e della riduzione della biodiversità”. Il primo summit si terrà in Egitto a novembre 2022, il secondo in Canada a dicembre.
Gli eventi
Nel pomeriggio è previsto un evento ecumenico di apertura del Tempo del Creato, in diretta sul portale vaticannews.va, con la partecipazione tra gli altri di suor Alessandra Smerilli, segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Venerdì 2 settembre, è in programma l’ottava edizione del Cortile di Francesco ad Assisi sul tema: “Eterno e il tempo presente”. Presenti tra gli altri il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, e il cardinale Angelo Scola, arcivescovo emerito di Milano. In Italia si celebra oggi la 17.ma Giornata Nazionale per la Custodia del Creato, incentrata sul tema "Prese il pane, rese grazie (Lc 22,19). Il tutto nel frammento”. Pane come dono della terra, da benedire e da condividere.
Torniamo al gusto del pane: spezziamolo con gratitudine e gratuità, più disponibili a restituire e condividere. Così ci è offerta la possibilità di sperimentare una comunione più ampia e più profonda. (Dal messaggio per la 17.ma Giornata Nazionale per la Custodia del Creato)
Interpreti del grido amaro della terra
A Radio Vaticana – Vatican News, monsignor Luigi Renna, arcivescovo di Catania e presidente della Commissione Cei per i problemi sociali e il lavoro, sottolinea come “San Francesco d'Assisi che ci ha insegnato a guardare con occhio contemplativo al creato e a dar voce alla sua bellezza”. Una contemplazione che “richiama ad un grande senso di responsabilità” e invita ad “essere una voce profetica in un mondo nel quale i capi di governo sono chiamati ad assumere delle decisioni che ormai sono urgenti e improcrastinabili”. Per monsignor Renna da tempo c’è una maggiore sensibilità ai temi della tutela del creato e anche le chiese locali si stanno muovendo in tal senso, promuovendo progetti di transizione ecologica. “La voce del creato – afferma il presule - non è solo un dolce canto ma è anche il grido amaro della Terra, dei poveri e tra qualche mese di coloro che sentiranno forte la crisi energetica e forse si troveranno a non poter pagare le bollette”. E’ anche il grido dei popoli nativi, degli adolescenti che chiedono ansiosi agli adulti di evitare “il collasso del pianeta”.
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