I vescovi brasiliani dal Papa, Scherer: "Ci ha detto di non aver paura delle sfide di oggi"
Salvatore Cernuzio - Città del Vaticano
Preoccupazioni e raccomandazioni sulla Chiesa del Brasile, sulla vita del Paese e del popolo, come pure sulle situazioni politiche e culturali, sono state al centro delle circa due ore della visita ad limina dei vescovi brasiliani a Papa Francesco. Il gruppo di 25 presuli delle province di San Paolo, Aparecida e Sorocaba (la Regione Sud 1 della Conferenza Nazionale dei vescovi brasiliani, CNBB) è stato ricevuto questa mattina nel Palazzo Apostolico, dopo aver visitato nei giorni scorsi diversi Dicasteri della Curia romana e celebrato Messe nelle quattro Basiliche papali. “Un momento molto intenso, bello, di rinnovamento della fede e di adesione alla fede di Pietro e alla missione”, dice al microfono di Bianca Fraccalvieri il cardinale Odilio Pedro Scherer, arcivescovo di San Paolo.
Dialogo "fraterno"
Tra il Papa e i presuli brasiliani il dialogo è stato “molto fraterno”, segno – dicono alcuni dei vescovi presenti all’incontro – di una “bella collegialità episcopale”. “Il Papa ci ha detto che siamo qui come fratelli”, raccontano. Nelle due ore di visita sono stati affrontati i temi di sinodalità, fraternità episcopale, cura del clero, vicinanza al popolo, problemi, conflitti. Il Papa ha dato la parola a tutti i vescovi che hanno chiesto di parlare e ognuno ha posto delle domande o ha raccontato le proprie esperienze e le iniziative per l’evangelizzazione nelle proprie diocesi o per far sentire la presenza ecclesiale.
Scherer: liberi e spontanei con il Papa
“È stata una conversazione molto piacevole, con tanta libertà e spontaneità, come ci ha permesso il Papa. Anche lui è stato molto spontaneo”, dice Scherer. “Abbiamo affrontato diverse questioni che rientrano nella nostra missione episcopale”.
A ogni domanda il Papa ha risposto con una indicazione, mirata sempre all’incoraggiamento ai vescovi a vivere pienamente la missione espiscopale, perché, ha detto – secondo quanto riferito dai presenti – che “i vescovi possono essere davvero testimoni della verità di Cristo e del Vangelo”. In un momento Papa Francesco ha raccontato anche alcuni esempi della sua vita sacerdotale ed episcopale. “Un momento profondo di amicizia, fiducia, gioia”.
Pastori vicini alla gente
“Abbiamo ascoltato il Santo Padre, le sue preoccupazioni, le sue raccomandazioni, circa le grandi questioni parte del suo ministero per tutta la Chiesa e l’umanità”, dice il cardinale Scherer. “Alcune raccomandazioni che ci ha dato sono molto belle, a cominciare da quella di essere pastori vicino alla gente”.
Le "quattro vicinanze"
Al gruppo di vescovi brasiliani, il Pontefice ha ricordato infatti “le quattro vicinanze”, già esposte in passato nei dialoghi con gli episcopati: “La vicinanza a Dio, agli altri vescovi, al clero, al popolo”. Vicinanze “da coltivare tutti i giorni del nostro ministero”, dice l’arcivescovo di San Paolo. “Ci ha esortato anche ad essere pastori della speranza, di guardare avanti, di non essere spaventati di fronte alle sfide del nostro tempo perché non c’è mai stato un tempo senza sfide e senza difficoltà, quindi non dobbiamo avere paura e nemmeno scoraggiarci, a partire dalla gioia del Vangelo che deve stimolare a continuare la nostra missione”.
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