Il Papa: la Chiesa è universale, non uniforme. Rispettare le singolarità di ognuno
Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano
Un ricordo ai giovani dell’Asia degli anni ’70, allora “idealisti, consapevoli, preoccupati, impazienti e inquieti”; un pensiero ai laici di oggi perché “assumano il loro battesimo, la loro funzione di laici, e rispettino la singolarità di ognuna delle Chiese”. Così Papa Francesco saluta in un videomessaggio i circa 200 partecipanti alla riunione a Bangkok del 12-30 ottobre della Federazione delle Conferenze episcopali dell’Asia. Riunione che va avanti dal 1970, anno in cui – ricorda Francesco – San Paolo VI visitò il grande continente, incontrando “grandi masse”.
La maggior parte erano giovani, e l’Asia era riconosciuta come casa di diverse culture e religioni.
Chiesa dei poveri e dei giovani
Queste “masse”, dice il Pontefice nel filmato, “si stavano risvegliando dal fatalismo a una vita degna dell’uomo”. Anche i giovani “si stavano risvegliando”: “Le società culturalmente diverse si stavano risvegliando per diventare una vera comunità di popoli”.
Ciò significava che la Chiesa in Asia era chiamata a essere in modo più autentico la Chiesa dei poveri, la Chiesa dei giovani, e una Chiesa in dialogo con i compagni asiatici di altre confessioni.
Fraternità e scambio di idee
Il Papa dice di accompagnare l’incontro di Bangkok, un “lavoro di fraternità e di scambio di idee”. “È importante - sottolinea - che le Conferenze regionali si riuniscano con una certa assiduità, così facendo la Chiesa si va formando, si va rafforzando nel cammino”.
Di base c’è una domanda “fondamentale”: "Cosa dice lo Spirito alle Chiese in Asia? Ed è a questo che dovete rispondere"
Incoraggiamento ai laici
“Avanti”, è l’incoraggiamento di Papa Francesco, esortando i laici ad assumere la loro funzione nella Chiesa, in virtù del Battesimo, sempre rispettando le singolarità di ognuno
Perché la Chiesa universale non è la Chiesa uniforme, no, è universale, nel rispetto della particolarità di ogni Chiesa
Il programma della riunione
La conferenza generale della FABC si aprirà oggi pomeriggio con una Messa, presieduta dal cardinale Charles Maung Bo, arcivescovo di Yangon e presidente dell'organismo, seguita da una cerimonia di apertura. Nei giorni successivi, dal 13 al 15 ottobre, si terranno degli incontri durante i quali ogni vescovo potrà parlare del suo Paese e delle sue preoccupazioni. Per questo le riunioni si terranno a porte chiuse, per permettere ad ogni presule di parlare liberamente. Una dichiarazione per la stampa verrà redatta al termine dei tre giorni. La conferenza proseguirà con altre celebrazioni e appuntamenti, uno dedicato alle realtà emergenti della Chiesa in Asia e all’incontro con i Focolari. Il 23 ottobre tutti i vescovi celebreranno l’Eucaristia della Domenica Missionaria Mondiale e visiteranno “virtualmente” alcune parrocchie dell'Asia. Le giornate del 24 e 25 ottobre saranno dedicate ad una riflessione sul tema “Discernere nuovi percorsi per la Chiesa in Asia”. Ancora una volta questa parte del programma non sarà aperta al pubblico. I partecipanti, il 26 ottobre, si recheranno in pellegrinaggio ad Ayutthaya, città a circa 80 km a nord dalla capitale thailandese, ex capitale del Regno del Siam nonché sito archeologico che custodisce palazzi, templi, statue, monasteri. A conclusione della conferenza, la redazione di un documento finale e la Messa di chiusura nella cattedrale di Bangkok.
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