Asti, il giovane artista del logo e della croce: sentiamo il Papa come uno di noi
Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano
I giovani di Asti hanno ricevuto i ringraziamenti pubblici dal loro vescovo, monsignor Marco Prastaro, per l’aiuto dato in tutta l’organizzazione dell’accoglienza di Papa Francesco, che dopo i momenti privati di oggi, sabato 19 novembre, a Portacomaro e a Tigliole, raggiungerà la città in serata. Aiuto nei servizi di controllo e sicurezza, nella distribuzione dei pass per la Messa in cattedrale e negli spazi esterni, e per quelli del saluto allo stadio, ma anche nella comunicazione e nell’immagine dell’evento. Tra le loro proposte, infatti, è stato scelto il logo e lo slogan della visita di Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio, alla città della famiglia del padre Mario, domenica 20 novembre.
La croce delle Gmg, il figlio scultore e il padre falegname
L’immagine stilizzata del profilo del Pontefice sorridente e con la mano aperta e la sagoma della grande cattedrale rossa di Asti dietro di lui, è infatti opera di Fabio Celestre, 26 anni, artista e grafico laureato in Scultura all’accademia Albertina di Belle arti di Torino, che fa parte dell’equipe diocesana di Pastorale giovanile. Fabio ha anche ideato lo slogan “L’incontro tanto atteso” e realizzato, con l’aiuto del padre falegname, la grande croce in legno della Giornata mondiale della gioventù della Diocesi di Asti. Croce che alcuni ragazzi della Pastorale giovanile porteranno all’altare verso il Papa, nel corso della Messa di domenica.
L' accolitato di Stefano, l'unico seminarista della Diocesi
Giovane è anche Stefano Accornero, il ventiquattrenne seminarista di Refrancore, unico della Diocesi di Asti, al quale il Pontefice conferirà l’accolitato durante la celebrazione. Il rito, seconda tappa verso il sacerdozio, era previsto inizialmente nel pomeriggio, ma Papa Francesco ha proposto di spostarlo al mattino e inserirlo nella celebrazione della solennità di Cristo Re e Gmg 2022. Proposta naturalmente accettata dal giovane seminarista. A Vatican News Fabio Celestre descrive i preparativi di questi giorni e l’impegno dell’equipe di Pastorale giovanile di cui fa parte.
Raccontaci come sono nati il logo della visita del Papa, lo slogan “L'incontro tanto atteso” e la croce per la Giornata mondiale della gioventù con i colori verde e marrone e i vari elementi che la compongono…
E’ nato tutto un po' così, all'improvviso. Abbiamo davvero avuto poco tempo per prepararci all’incontro con il Papa. All’equipe di pastorale giovanile, 20 giovani che si occupano della comunicazione della Gmg, è stata fatta la proposta di realizzare il logo e le locandine. E’ piaciuto fin da subito il logo che ho proposto, che rappresenta la cattedrale di Asti, una delle chiese più grandi del Piemonte e la figura del Santo Padre stilizzate, in grafica vettoriale. Ho scelto il colore rosso della cattedrale perché ricorda un po’ la bandiera di Asti e il blu che si accostava bene al logo.
La scelta dello slogan, poi, è stata legata anche alle proposte del logo?
Anche quello è nato in modo molto rapido, proprio perché c’era questa urgenza di realizzare il logo. Io ho ragionato principalmente sul fatto che aspettiamo Papa Francesco da quando è stato eletto Papa e quindi abbiamo aspettato tanto di poterlo incontrare e questa è stata proprio la frase che mi ha colpito di più. Per quanto riguarda la croce, invece, il mio papà faceva il falegname. E siccome in diocesi sanno che io ho studiato scultura e che mio padre è falegname, hanno pensato di proporci di realizzare questa croce. L'idea era quella di farla molto simile alla croce della Gmg, che il Papa già usa per la Giornata mondiale della gioventù e abbiamo voluto assieme a don Rodrigo (responsabile diocesano della pastorale giovanile, n.d.r.) una croce che fosse poi personale della Diocesi di Asti e ci siamo fatti ispirare un po' dal simbolo della Gmg di Lisbona 2023. Abbiamo preso a riferimento i colori di quella croce e insieme al simbolo del rosario che può rappresentare sia un rosario vero e proprio che un percorso, nel quale le singole palline rappresentano questi passi che un cristiano deve fare nella sua vita. Abbiamo cercato di lasciarla color legno, per ricordare un po' la croce originale e poi abbiamo realizzato una parte laterale forata, in modo tale che ci fosse uno spazio dove i giovani, o le persone in generale potessero affidare alla Croce, (ci siamo fatti ispirare da un parroco salesiano qui di Asti, don Roberto, che diceva sempre: affidate i vostri pensieri, i vostri problemi e difficoltà, e le vostre gioie alla Croce) e quindi siccome nella Gmg e vengono regalati foulard, collane, rosari, questi si potevano di conseguenza affidare e legare alla Croce. Quindi lo spazio vuoto é uno spazio dove le persone possono legare qualcosa di importante.
Quanti giovani sarete in cattedrale domenica e quali momenti della celebrazione presieduta da Papa Francesco saranno dedicati alla Gmg diocesana?
Visto che non è possibile fare entrare in cattedrale tutti i giovani della diocesi, è stata data la possibilità di partecipare alla celebrazione a cento giovani provenienti dalle cinque zone della diocesi: nord, sud, est, ovest e la città. Oltre a loro parteciperanno alla celebrazione anche i 20 membri dell’equipe di pastorale giovanile e verrà dato ad ognuno un incarico: ci sarà chi si occuperà della sicurezza, chi di portare le offerte durante l'offertorio c'è invece chi all'inizio farà questa sorta di processione con la croce che verrà poi consegnata al Papa. E’ una bella occasione per dire che giovani ci sono, si stanno preparando e hanno proprio il desiderio di incontrarlo.
Se alla fine di questi eventi avrai la possibilità di salutare il Papa che cosa vorresti dirgli?
Già sono emozionato adesso… E’ stato veramente impegnativo partecipare assieme agli altri giovani alla preparazione dell’evento, alla consegna dei pass, alla realizzazione della Croce. Sicuramente sarò molto contento di incontrarlo e su cosa dirgli non so, mi farò ispirare dal momento.
Ma cosa significa per voi celebrare questa Gmg proprio con il Papa?
Il Papa lo sentiamo come uno di noi, come un astigiano, e sicuramente la sua presenza è un grande segno.
Maria si alzò e andò di fretta, è il tema scelto dal Papa per questa Gmg celebrata a livello diocesano. Con questo lui vuole rappresentare anche l'attenzione, quasi la frenesia di Maria nell’aiutare la cugina Elisabetta. C'è questa frenesia, questa attenzione nel servizio agli altri tra voi giovani astigiani?
Assolutamente sì. I giovani di Asti fin da subito si sono resi disponibili per la preparazione dell'evento, sia per quanto riguarda la parte grafica, la comunicazione. E anche adesso, in questi giorni, in cui c'è bisogno di distribuire i pass per partecipare all'evento, i giovani si sono resi disponibili. Mercoledì sono andati in vescovado, per esempio, dalle due fino alle sette e otto e oltre nella serata, a distribuirli al freddo, perché purtroppo per accogliere tante persone così non abbiamo tanti posti. I giovani hanno subito accolto i bisogni del Comune e della Diocesi per dare una mano.
Questo riguardo ai servizi per la visita del Papa, ma in generale per il volontariato a favore degli ultimi e dei bisognosi?
So che sono state organizzate delle collette alimentari e che i ragazzi si organizzano sempre per raccogliere cibo per i poveri nei supermercati principali di Asti. Ci sono tanti giovani volontari che sono membri di associazioni come l’Avis o che fanno i volontari alla Croce Rossa. So che molti parteciperanno per dare il loro contributo per questo evento. Per quanto riguarda ad esempio il saluto del Papa allo stadio, faranno animazione per l’attesa.
Come vi state preparando alla Gmg di Lisbona del prossimo anno?
Con l’equipe di pastorale giovanile anche questo venerdì abbiamo fatto un nuovo incontro. Siamo partiti dalla città e adesso ci stiamo spostando nelle altre zone della diocesi di Asti , zona est, nord sud e ovest. Abbiamo organizzato questi incontri nei quali verrà presentata la Gmg, Ci saranno le testimonianze di chi è giovane da più anni e ha partecipato già a delle vecchie Gmg. Io ad esempio ho fatto quella del 2016 a Cracovia e mi piacerebbe tanto partecipare anche a questa. Dipenderà tutto dal lavoro, se inizierò a lavorare e avrò dei permessi…
E notate interesse nei giovani per la proposta?
Si, certo! E’ chiaro che il costo è impegnativo, però i giovani si stanno attivando nelle parrocchie con iniziative, eventi, spettacoli, insomma per raccogliere un po' di soldini e ammortizzare la spesa del viaggio, che è la cosa più impegnativa, in una Gmg.
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