Il Papa agli artisti del Concerto di Natale: vale la pena spendersi per la pace
Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano
“La pace è la sintesi di tutte le cose buone che possiamo desiderare e per essa vale la pena di spendere il meglio delle nostre energie materiali, intellettuali e spirituali”. Salutando gli artisti del Concerto di Natale, in onda in tv il primo gennaio e dedicato in questa edizione al tema della pace, Papa Francesco rivolge in particolare una esortazione: quella di “essere artigiani di pace”. Alla trentesima edizione del Concerto di Natale, patrocinato dalla Fondazione Pontificia Gravissimum Educationis del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, hanno aderito cantanti internazionali del pop, del rock, del gospel e della lirica. (Ascolta il servizio con la voce del Papa)
La pace, lo sappiamo, si costruisce giorno per giorno, è un desiderio che accompagna e motiva il nostro vivere quotidiano. Ma purtroppo, in questo momento storico, la pace è anche un’emergenza, come dice lo slogan che promuove il progetto solidale abbinato al Concerto. In Ucraina, i salesiani di “Missioni Don Bosco” sono accanto alla popolazione, lavorano per l’accoglienza dei rifugiati e per la distribuzione di cibo e medicinali. Con questa iniziativa li vogliamo sostenere; ma tutti noi, in qualsiasi ruolo, siamo chiamati ad essere artigiani di pace, a pregare e a lavorare per la pace.
Il talento è un dono ma anche una responsabilità
“Il messaggio che la Parola di Dio ogni anno ci rivolge nel tempo di Avvento - sottolinea il Papa - non è un messaggio di rassegnazione o di tristezza, ma di speranza e di gioia, un messaggio da interiorizzare e da comunicare. E in questo ‘comunicare’ entrano in gioco anche la musica e il canto”.
Con il vostro canto, voi contribuite a diffondere questo messaggio di amore e di vita, arrivando a toccare tanti cuori e allargando il perimetro della fraternità. È così che Dio opera nella storia umana, anche in scenari dolorosi e desolati: con misericordia chiama tutti noi, si serve dei nostri talenti come dei nostri limiti, e vuole salvare l’umanità di oggi. Come a Natale, ogni giorno! Cari amici, il vostro talento è un dono ed è anche una responsabilità, di cui essere grati e consapevoli, mentre – come scrisse agli artisti San Giovanni Paolo II – «con appassionata dedizione cercate nuove epifanie della bellezza per farne dono al mondo» (Lettera agli artisti, 4 aprile 1999).
“La musica - conclude Francesco - rasserena, dispone al dialogo, favorisce l’incontro e favorisce l’amicizia. In questo senso è una via aperta per la pace”.
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