Insieme dal 10 gennaio 1953, il Papa benedice Enzo e Zea sposi da settant'anni
di Fabrizio Peloni
"I miei genitori hanno ricevuto un regalo preziosissimo, sono talmente entusiasti e commossi che davvero non riescono a parlare d’altro". A descrivere l’emozione di Enzo Bellelli e Zea Daolio, che hanno ricevuto la benedizione del Papa per il loro 70° anniversario di matrimonio, è la figlia Afra.
Enzo e Zea vivono a Rio Saliceto, un piccolo centro in provincia di Reggio Emilia, e "tutte le sere ancora giocano a carte fino a tardi", confida Afra. Raccontando di una complicità non scalfita dal tempo e quanto sia importante la loro intesa.
Nel Reggiano hanno sempre vissuto e lavorato entrambi. Enzo dapprima come mezzadro, poi in fabbrica e ancora come muratore. Mentre Zea, tra le mura domestiche, confezionava abiti. Hanno un’altra figlia, Loretta, due nipoti e ben due pronipoti.
Al Pontefice, Enzo ha confidato che, anche se in 70 anni non sempre si può andare d’accordo, "risposerei Zea ogni giorno". Al termine dell’udienza hanno anche partecipato alla “Messa del pellegrino” nella Basilica Vaticana.
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