Ucraina, Francesco: basta guerra, quella sulle macerie non sarà mai vera vittoria
Michele Raviart – Città del Vaticano
Nel giorno dell’inizio del periodo di Quaresima il Papa non dimentica la guerra in Ucraina, che tra due giorni arriverà a un anno dallo scoppio, e continua a ribadire la necessità di trovare una soluzione pacifica al conflitto. “Un triste anniversario” di una guerra "assurda e crudele" sottolinea Francesco, come testimonia Il bilancio dei morti, feriti, profughi, distruzioni, danni economici e sociali:
Vorrà il Signore perdonare tanti crimini e tanta violenza? Egli è il Dio della pace, restiamo vicini al martoriato popolo ucraino che continua a soffrire e chiediamoci: è stato fatto tutto il possibile per fermare la guerra?
L’appello è a “quanti hanno autorità sulle nazioni, perché si impegnino concretamente, per la fine del conflitto, per raggiungere il cessate il fuoco e avviare negoziati di pace”. Quella "costruita sulle macerie - ribadisce - non sarà mai una vera vittoria”.
Il sostegno ai missionari e alle vittime di catastrofe naturali
Il pensiero di Francesco, è andato anche a chi con passione annuncia il Vangelo in tutto il mondo. In particolare, il Papa ha citato l’iniziativa “Missionari per la Quaresima”, che sostiene i missionari polacchi con la preghiera e il digiuno. Un opera, ribadisce, “rivolta anche a coloro che sono rimasti in Ucraina, devastata dalla guerra”, portando sostegno e speranza agli abitanti di quel Paese martoriato”. Un invito alla carità e alla preghiera, ha detto ancora rivolgendosi ai pellegrini provenienti dal Brasile, in questi giorni colpito da maltempo e inondazioni, è andato a “quanti soffrono a causa delle catastrofi naturali o delle guerre”.
Prepararsi alla Pasqua con cuori purificati
“Che il cammino quaresimale”, è poi l’auspicio in questo Mercoledì delle Ceneri, “ci porti alla gioia della Pasqua con cuori purificati e rinnovati dalla grazia dello Spirito Santo”, al quale chiediamo “di ispirarci le vie e i mezzi per essere testimoni della consolazione di Dio e attori impegnati nella riconciliazione tra i nostri fratelli e sorelle per favorire la pace nella nostra società”. Lo Spirito, aggiunge Francesco, “ci illumini e ci aiuti a testimoniare il primato di Dio nella nostra vita, che ci ama e ci consola, superando ogni desolazione”.
La Chiesa conta sui giovani
Il Papa, rivolgendosi ai pellegrini in lingua croata, esorta poi i giovani “ad aderire sempre più a Cristo”, per vivere in pienezza l’esistenza.”La Chiesa”, ricorda, “conta su di voi: siate sempre generosi, coraggiosi e pieni di speranza”.
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