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Il Papa ha benedetto la Coppa degli Ultimi per la Maratona di Roma

Il premio, spiega L'Osservatore Romano, sarà consegnato all’ultimo podista che passerà a Piazza San Pietro-Piazza Pio XII, al km 16 della gara, quando ne mancheranno circa 26 all’arrivo. L’iniziativa promossa da Athletica Vaticana e L’Osservatore di strada. All'udienza generale anche i detenuti di Locri con un presepe di sapone e farina e 45 Piccole suore degli anziani abbandonati. Sulla papamobile alcuni bambini provenienti dall’Istituto Don Milani di Cerveteri

di Fabrizio Peloni

In un clima di sorpresa, anche per l’inaspettato sapore primaverile, si è aperta questa mattina in piazza San Pietro la prima udienza generale dell’undicesimo anno di pontificato di Papa Francesco. Dall’elezione a oggi il Pontefice ha tenuto 438 incontri del mercoledì cui hanno partecipato circa 7 milioni di persone. La sorpresa ha colpito per primi i bambini provenienti dall’Istituto Don Milani di Cerveteri quando, all’ingresso in piazza San Pietro, il vescovo di Roma ha voluto alcuni di loro con sé sulla papamobile. Tutti molto emozionati e quasi intimiditi per l’inaspettato invito, indossavano una maglietta con sopra scritto a caratteri cubitali «Il mondo conta su di me».  Con loro accanto e accompagnato dalla musica del coro della St. Louis University High School - in Missouri - il Pontefice ha fatto il giro della piazza per salutare i fedeli presenti.

I bambini dell’Istituto Don Milani di Cerveteri sulla papamobile
I bambini dell’Istituto Don Milani di Cerveteri sulla papamobile

Il presepe di sapone e farina donato dai detenuti di Locri 

Una sensazione di sorpresa è anche quella vissuta dai detenuti della Casa circondariale di Locri che hanno preso parte all’udienza per donare il loro presepe al Papa.  L’opera è stata giudicata la più meritevole tra le 63 realizzate dagli ospiti di vari  istituti di pena italiani. I carcerati di Locri hanno infatti vinto il “Concorso dei presepi” bandito lo scorso anno dall’Ufficio Ispettorato generale dei cappellani del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e del dipartimento della giustizia minorile. 

«Mettendo in campo tutta la loro fantasia e creatività, hanno realizzato un presepe davvero originale, utilizzando materiali “naturali” come sapone e farina» racconta Caterina Arrotta, direttore del carcere, accompagnata dal commissario Giuseppe Ramundino. L’alta funzionaria ha confidato con quale emozione e ingegno gli stessi detenuti avessero preparato anche la teca per trasportare il presepe in piazza San Pietro. 

Il cappellano militare, don Crescenzio De Mizio, ha commentato l’importanza dello stato d’animo di meraviglia vissuto dai detenuti «nel momento in cui hanno acquisito consapevolezza che ci fosse verso di loro un segno di attenzione, in questo caso addirittura da parte del Pontefice, che non scorda mai gli ultimi». Il sacerdote ha poi ricordato come queste persone vivano in «un emisfero caratterizzato dall’attesa di libertà e riscatto».

Uno striscione per Papa Francesco
Uno striscione per Papa Francesco

La Coppa degli Ultimi alla Maratona di Roma

Papa Francesco ha benedetto la Coppa degli Ultimi che — domenica mattina in occasione della Maratona di Roma — sarà consegnata all’ultimo podista che passerà a piazza San Pietro - piazza Pio xii, al km. 16 della gara, quando ne mancheranno circa 26 all’arrivo. L’iniziativa è stata promossa da Athletica Vaticana e da «L’Osservatore di strada». A realizzare il trofeo «con materiale povero» e a presentarlo stamani a Francesco è stato Erwin Alfredo Bendfeldt Rosada, di origine guatemalteca, che vive nella casa d’accoglienza della Caritas a ponte Casilino. Con lui Francesco China, “angelo custode” di Erwin Alfredo, e Piero di Domenicantonio, responsabile del mensile de «L’Osservatore Romano» che ha dedicato il numero di marzo proprio allo sport visto e vissuto dai poveri. Anche con una “lettera aperta” ai maratoneti con i quali condividono la strada. 

E pronta è stata la risposta dell’organizzazione della Maratona di Roma —  30 mila i partecipanti — attraverso una serie di iniziative solidali e inclusive per rendere visibili gli invisibili. A Francesco i responsabili della Maratona hanno donato la medaglia e la maglietta. E raccontato gli incontri che stanno facendo con le persone più povere al Dispensario Santa Marta e con le persone accolte a Palazzo Migliori dall’Elemosineria apostolica e dalla Comunità di Sant’Egidio.

Francesco benedice una bambina
Francesco benedice una bambina

Gruppi di lettura della Parola dalla Diocesi di Bergamo

Per celebrare il loro 50° anniversario di attività i gruppi ecclesiali di lettura continua della Parola di Dio della diocesi di Bergamo sono venuti questa mattina all’udienza generale. Sono infatti nati nel 1973, pochi anni dopo la fine del Vaticano ii, per merito di alcune persone che, avendo recepito i documenti conciliari, in particolare la Dei Verbum e la Lumen gentium, avvertivano la necessità di approfondire la conoscenza del testo biblico e, allo stesso tempo, il desiderio di comunicarla agli altri. 

L’intento, «vedendo nella Parola la bussola imprescindibile dell’essere cristiani, è quello di proporre una lettura continua da Genesi all’Apocalisse, per immetterci dentro la storia della salvezza che ha un suo inizio e un suo fine, nella concretezza della vita distesa nel tempo», affermano spiegando che gli incontri dei piccoli gruppi sono guidati da uno o due animatori laici, non “specialisti”, ma persone preparate e impegnate. Questa “non specializzazione”, che tengono a precisare «non vuol dire superficialità o approssimazione», è voluta, in quanto costituisce «motivo di una maggiore mediazione, di un più facile transito tra il lavoro dei biblisti e il popolo».

Il corso a cadenza settimanale dura diversi anni, così che «la frequentazione della Scrittura, non sia qualcosa di episodico, ci faccia accedere alla “sublime scienza di Dio” e ci insegni a metterci sulla strada che porta a Cristo, sulla strada che è Cristo».

Fedeli in Piazza San Pietro
Fedeli in Piazza San Pietro

Da Magenta per ricordare Santa Gianna Beretta Molla

Rappresentanti delle cinque parrocchie della comunità pastorale “Santa Gianna e San Paolo vi” di Magenta, nell’arcidiocesi di Milano, sono venuti a chiedere la benedizione del Papa per la conclusione dell’anno giubilare indetto per il centenario della nascita di Gianna Beretta Molla, in programma il prossimo 28 aprile, memoria liturgica della santa e 61° anniversario della sua morte. I promotori intendono dare risalto alla   figura della donna, che nel paese lombardo ha avuto i natali, e al suo operato anche nei limitrofi Pontenuovo di Magenta e Mesero.

Le piccole suore degli anziani abbandonati

Sono state le prime a riempire la parte destra del sagrato questa mattina. Si tratta di 45 religiose delle Piccole suore degli anziani abbandonati. Si sono riunite nei giorni scorsi a Roma per celebrare il xxvi capitolo generale in cui hanno eletto, domenica,  suor Julia Vinuesa  nuova superiora generale. Provenienti soprattutto dalla Spagna e dall’America latina, per molte si è trattato della prima volta a un udienza generale. Facile comprendere l’entusiasmo e la fervente attesa per il saluto e la foto con Papa Francesco.

Le Piccole suore degli anziani abbandonati
Le Piccole suore degli anziani abbandonati

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15 marzo 2023, 16:00