Il Papa: solidarietà a chi soffre per la guerra, non dimenticare l'Ucraina martoriata
Salvatore Cernuzio - Città del Vaticano
Ad un anno dall’atto universale di consacrazione di Russia e Ucraina al Cuore Immacolato di Maria, perché estinguesse l’odio e placasse ogni violenza, Francesco richiama di nuovo i fedeli del mondo a usare l’arma della preghiera per domandare a Dio la pace.
Rimaniamo uniti nella fede e nella solidarietà per i fratelli che soffrono a causa della guerra, soprattutto non dimenticare il martoriato popolo ucraino
Le "24 ore per il Signore"
Al termine dell’Angelus in piazza San Pietro, il Papa invita all’iniziativa delle “24 ore per il Signore” che si svolgerà venerdì 17 marzo e sabato 18 marzo. Si tratta del momento quaresimale di preghiera e riconciliazione voluto dallo stesso Francesco nel 2013 e che ha sempre visto il Papa confessare e confessarsi. Ora giunge alla decima edizione. L’evento si celebra nelle diocesi di tutto il mondo alla vigilia della quarta domenica di Quaresima: tutte le chiese rimarranno aperte per un giorno intero, per offrire a fedeli e pellegrini l’occasione di sostare in adorazione e di confessarsi. “Un tempo dedicato alla preghiera di adorazione e al sacramento della riconciliazione”, dice infatti il Papa.
L'atto di consacrazione a Maria
L’anno scorso proprio al termine delle “24 Ore” è avvenuto l’atto mariano di consacrazione di Russia e Ucraina. Il Papa lo ricorda dalla finestra del Palazzo Apostolico:
Un anno fa, in tale contesto, abbiamo compiuto il solenne atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, invocando il dono della pace. Il nostro affidamento non venga meno, non vacilli la speranza, il Signore ascolta sempre le suppliche che il suo popolo gli rivolge per intercessione della Madre.
L'invito a pregare
Quest’anno, per caratterizzare maggiormente la presenza nelle comunità parrocchiali, Francesco si recherà in una parrocchia di Roma, Santa Maria delle Grazie al Trionfale, a pochi chilometri da San Pietro. La celebrazione si terrà il 17 marzo alle 16.30 e chiunque lo desideri potrà ricevere il sacramento della riconciliazione. L’invito a partecipare arriva quindi dal Papa stesso, insieme alla consueta richiesta, sempre reiterata lungo questi dieci anni di pontificato che si celebrano domani 13 marzo:
Per favore, non dimenticatevi di pregare per me
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