Il Papa alle famiglie dei minatori polacchi: nell'oscurità Dio ci è accanto
Adriana Masotti - Città del Vaticano
Ha parlato a braccio Papa Francesco alle famiglie dei minatori periti nelle due miniere di carbone il 20 e 23 aprile 2022 in Polonia. Alle circa 80 persone presenti stamattina nella Sala del Concistoro, in Vaticano, il Papa ha espresso la partecipazione al loro dolore con poche, essenziali, parole: (Ascolta il servizio con la voce del Papa)
Grazie per la visita! Davanti a voi, non so cosa dire. Il silenzio è compassionevole. Perdere il marito, il papà in un incidente come questo, è brutto. E anche il fatto che alcuni sono sepolti lì, nelle miniere… Non vorrei dire parole, soltanto dirvi che vi sono vicino, tanto vicino, con la vicinanza del cuore, e prego con voi in questa situazione così difficile e brutta.
Anche la rabbia è una preghiera
In situazioni come queste, prosegue Francesco, può farsi strada un dubbio, può sembrare che Dio non ascolti la nostra preghiera:
C’è il silenzio dei morti e il silenzio di Dio. E questo silenzio alle volte ci dà rabbia. Non abbiate paura: quella rabbia è una preghiera. È uno dei “perché?”, che continuamente in queste situazioni ripetiamo. E la risposta è: “Nell’oscurità il Signore ci è vicino. Non sappiamo come, ma ci è vicino”.
La preghiera e la benedizione, poi il saluto personale
Il Papa ha invitato quindi le famiglie a un momento di preghiera, in silenzio, a cui ha unito la propria. Poi ha dato loro la sua benedizione e ha voluto salutare personalmente ciascuno dei partecipanti all'incontro.
Gli incidenti minerari dell'aprile 2022
Le famiglie ricevute oggi da Francesco piangono la perdita dei loro familiari avvenuta in due incidenti occorsi nella stessa settimana, il 20 e il 23 aprile dell'anno scorso, in due località della Polonia: il primo, un'esplosione, nell'impianto di estrazione di carbone di Pniowek, il cui bilancio è stato di cinque minatori morti e sette dispersi. Il secondo in quello di Zofiowka, nel sud del Paese, dove almeno dieci sono i lavoratori che risultano ancora dispersi. I due impianti appartengono alla stessa compagnia, la società mineraria Jsw.
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