Campo sfollati ad Adiyaman, nel sud-est della Turchia. Il 6 febbraio 2023, un terremoto di magnitudo 7.8 ha provocato la morte di oltre 50.000 persone nel sud-est della Turchia e quasi 6.000 oltre il confine con la Siria. Campo sfollati ad Adiyaman, nel sud-est della Turchia. Il 6 febbraio 2023, un terremoto di magnitudo 7.8 ha provocato la morte di oltre 50.000 persone nel sud-est della Turchia e quasi 6.000 oltre il confine con la Siria. 

Il Papa invia in Turchia diecimila farmaci per i terremotati

Le medicine, che tra ieri e oggi stanno arrivando a bordo di aerei di linea in Turchia, saranno destinate alla popolazione turca colpita dal violento terremoto di febbraio. L’Elemosineria apostolica, su mandato di Francesco, ha provveduto a inviare i farmaci in collaborazione con l’Ambasciata turca presso la Santa Sede. Continua intanto la raccolta fondi della Cei destinata alle popolazioni di Siria e Turchia

Benedetta Capelli – Città del Vaticano

Ancora una volta dopo il devastante sisma del 6 febbraio scorso che ha sconvolto la Siria e la Turchia con più di 50mila vittime, il Dicastero per il servizio della carità sta provvedendo, su mandato del Papa, ad inviare a Istanbul nuovi bancali di medicine. Un primo invio è stato fatto ieri ma si prosegue anche nella giornata di oggi. Si tratta di 10mila farmaci che sono stati acquistati su indicazione dell’Ambasciata della Turchia presso la Santa Sede che ha il polso della situazione nel Paese. Alla Siria, sconvolta dal terremoto e dalla guerra con 15 milioni di persone in difficoltà, sono arrivati già in passato gli aiuti economici del Papa grazie alla Nunziatura apostolica che provvede poi ad impiegarli a favore della popolazione.

 

“Inviamo gli aiuti attraverso gli aerei di linea turche – sottolinea il cardinale Konrad Krajewski, Elemosiniere del Papa – facendo attenzione all’altezza dei bancali e al peso. Una cura che è possibile grazie all’aiuto dei volontari”. Già dopo il sisma che in Turchia ha provocato quasi 2milioni di sfollati, l’Elemosineria si era mossa inviando non solo farmaci ma soprattutto cibo in scatola come riso e tonno, magliette termiche, pannolini e molto altro materiale capace di resistere al tempo e anche al freddo. Contemporaneamente aveva preso il via la missione in Siria e in Turchia del prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali, monsignor Claudio Gugerotti.

I bancali dei farmaci inviati in Turchia
I bancali dei farmaci inviati in Turchia

Cei: colletta aperta per la Siria e la Turchia fino al 30 aprile

La scorsa domenica in tutte le chiese italiane sono state raccolte le offerte da destinare, secondo le indicazioni della Cei, per le popolazioni della Turchia e della Siria “come segno concreto di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti ai bisogni, materiali e spirituali” dei terremotati. È comunque possibile continuare a donare fino al 30 aprile 2023 anche utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on line tramite il sito www.caritas.it o bonifico bancario specificando nella causale "Terremoto Turchia-Siria 2023". Per far fronte alle prime urgenze, la Cei ha disposto un primo stanziamento di 500.000 euro dai fondi dell'8xmille.

Si caricano gli aiuti per la Turchia, verranno portati nel Paese con aerei di linea
Si caricano gli aiuti per la Turchia, verranno portati nel Paese con aerei di linea

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28 marzo 2023, 14:04