Il Papa ai futuri sacerdoti: siate sempre segno di una Chiesa misericordiosa e in uscita
Tiziana Campisi – Città del Vaticano
L’ascolto, il camminare insieme e la testimonianza, caratteristiche del percorso sinodale che la Chiesa sta compiendo, sono essenziali per la formazione di quanti si preparano al sacerdozio: lo sottolinea il Papa nel suo discorso alla comunità del Seminario diocesano “Saint Mary” di Cleveland, ricevuta in udienza nella Sala Clementina del palazzo apostolico. Ai sacerdoti, diaconi, seminaristi, docenti e al personale dell’istituto ecclesiastico - giunti dall’Ohio a Roma per celebrare il 175.mo anniversario di fondazione - Francesco sottolinea l’importanza dell’aiuto che i presbiteri offrono ai membri del popolo di Dio “nel vivere la loro chiamata ad essere discepoli missionari”, in particolare nel contesto del cammino sinodale che tutta la Chiesa ha intrapreso, quindi si rivolge più direttamente a coloro che si preparano all’ordinazione e al servizio pastorale offrendo loro alcune indicazioni. (Ascolta il servizio con la voce del Papa)
L’ascolto della Parola di Dio
A proposito dell’ascolto, il Papa esorta a “fare spazio ogni giorno” soprattutto al Signore, “a meditare la sua Parola”, a trovare luce per il proprio cammino “attraverso l’aiuto di un accompagnamento spirituale, e soprattutto a trascorrere del tempo” con Dio “in preghiera, ascoltandolo in silenzio davanti al tabernacolo”.
Non dimenticate mai l’importanza di mettervi davanti al Signore per ascoltare ciò che vuole dirvi. Infatti, ascoltare la voce di Dio nel profondo del nostro cuore e discernere la sua volontà è indispensabile per la nostra crescita interiore, soprattutto quando ci troviamo di fronte a compiti urgenti e difficili.
Francesco evidenzia che la vita del seminario “offre già la possibilità di coltivare un’abitudine alla preghiera” che servirà nell’esercizio del ministero sacerdotale e aggiunge che “l’ascolto del Signore comporta anche la risposta di fede a tutto ciò che Egli ha rivelato e che la Chiesa trasmette”, perché i sacerdoti possano poi “insegnare e annunciare agli altri la verità e la bellezza del Vangelo in modo autentico e gioioso”.
Approfondire lo spirito di comunione
Quanto al camminare insieme, altra caratteristica del percorso sinodale, il Papa indica ai seminaristi in che modo vivere la comunione ecclesiale nel corso della preparazione al sacerdozio.
Il vostro tempo di formazione in seminario è un’opportunità per approfondire lo spirito di comunione fraterna, non solo tra di voi, ma anche con il vostro Vescovo, col presbiterio della Chiesa locale, con i consacrati e i fedeli laici, così come con la Chiesa universale. Dobbiamo riconoscerci parte di un unico grande Popolo che ha ricevuto le promesse di Dio come un dono, non come un privilegio.
Anche la vocazione di chi sceglie la vita sacerdotale “è un dono - specifica Francesco - da mettere al servizio dell’edificazione del corpo di Cristo”, camminando con il gregge, “a volte davanti, per indicare la strada; a volte in mezzo, per incoraggiare, e a volte dietro, per accompagnare quelli che fanno più fatica”, senza separarsene mai.
I sacerdoti segno di una Chiesa in uscita
Infine la testimonianza è quell’essere “segni vivi di Gesù presente nel mondo”, e non è altro che il frutto dell’ascolto di Dio e del camminare insieme, chiarisce il Papa, auspicando ai futuri preti che gli anni trascorsi in seminario possano essere una preparazione al dono totale a Dio e al suo popolo, “nell’amore celibatario e con cuore indiviso”. Terminando il suo discorso Francesco assicura ai seminaristi la sua preghiera, perché nel loro apostolato possano essere “sempre segno di una Chiesa in uscita, testimoniando e condividendo l’amore misericordioso di Gesù con tutti i membri della famiglia umana, specialmente i poveri e i bisognosi”. Da qui l’augurio che gli studi e la formazione in seminario permettano “di crescere nell’amore fedele a Dio e nel servizio umile” al prossimo.
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