Il dolore del Papa per le vittime delle alluvioni in Rwanda
Michele Raviart - Città del Vaticano
Papa Francesco ha espresso la sua vicinanza spirituale a tutti coloro che stanno soffrendo per le forti piogge che hanno colpito le provincie occidentali e settentrionali del Rwanda, a causa delle quali sono morte 130 persone e sono state distrutte cinquemila abitazioni.
La preghiera del Papa
In un telegramma a nome del Papa, inviato dal cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin a monsignor Arnaldo Catalan, nunzio apostolico del Paese a Kigali, si legge che Francesco “ha appreso con profondo dolore la notizia della perdita di vite umane e della distruzione causate dalle recenti inondazioni” e ha assicurato la sua preghiera” per i morti, i feriti e gli sfollati, come anche per chi è impegnato nei soccorsi”. In segno di vicinanza spirituale, il Papa ha invocato poi sul popolo del Rwanda, “la benedizione divina della forza e della pace”.
Continuano i soccorsi
Le piogge torrenziali hanno colpito il Paese nella notte tra martedì e mercoledì, causando alluvioni e frane e distruggendo edifici e strade. Continuano in queste ore anche i soccorsi, concentrati nella ricerca di superstiti, nella sepoltura delle vittime e nel trovare una sistemazione a chi ha perso la propria abitazione. 77 finora il numero dei feriti, la metà dei quali ricoverati da stamattina.
Incerto il numero degli sfollati
"Al momento non conosciamo il numero totale degli sfollati, il conteggio è in corso”, ha dichiarato il portavoce del governo Alain Mukuralinda. Particolarmente colpito è stato il distretto di Karongi, ad ovest, dove, secondo la tv pubblica Rba, più di 370 famiglie sono state trasferite in rifugi temporanei dopo che le loro case sono state distrutte. L’invito delle autorità è a rimanere all’erta, soprattutto di notte e spostarsi verso luoghi più sicuri con l’intensificarsi delle piogge
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