Il Papa e Lula, telefonata sui temi della pace in Ucraina e della lotta alla povertà
Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano
Il lavoro per la pace in Ucraina è stato uno dei temi sui quali si è concentrata gran parte della telefonata, avvenuta questa mattina, 31 maggio, tra Papa Francesco e il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva. La notizia del colloquio è stata confermata dalla Sala Stampa vaticana ed era stata già resa nota nel pomeriggio da un breve comunicato pubblicato sul sito del Governo del Brasile, in cui vengono resi noti i temi al centro del colloquio tra il Pontefice e il 77enne leader politico, eletto per la terza volta presidente nel novembre 2022.
Il lavoro per la pace in Ucraina
Anzitutto, Lula - che di recente ha ribadito la sua proposta di un gruppo di nazioni, tra cui il Brasile, che medi una risoluzione pacifica alla guerra in Ucraina – ha voluto esprimere la sua gratitudine a Francesco per il lavoro per la pace nel “martoriato” Paese. E, riferisce ancora la nota, ha anche parlato al Papa dei suoi colloqui con altri leader alla ricerca della pace in Ucraina, esprimendo il rammarico per l’escalation del conflitto nella regione.
Lotta alla povertà e difesa dell'Amazzonia
Gratitudine Lula l’ha espressa pure per la lotta alla povertà e per l’impegno mostrato dalla Chiesa cattolica in Brasile per la conservazione dell’Amazzonia, contro le forze che attaccano il cosiddetto “polmone verde” del mondo. Una tematica, questa, di stringente attualità alla luce delle accese proteste di queste ore nel Paese latinoamericano portate avanti dagli indigeni che affermano di sentirsi depredati delle proprie terre. Una porzione di mondo che il Papa non ha mai dimenticato, dedicandovi pure un Sinodo, quello sulla Regione Pan-Amazzonica del 2019.
Vicinanza al Brasile
Nella telefonata di oggi Lula infatti, si legge nel comunicato del Governo brasiliano, ha voluto dire grazie al Papa anche per “le menzioni e la solidarietà del Papa con il Brasile negli ultimi anni”. Un riferimento anche alle parole di vicinanza che Francesco ha condiviso pubblicamente o privatamente con i vescovi ricevuti in visita ad limina a settembre e ottobre 2022, quando il Paese affrontava le elezioni – segnate da non poche tensioni e spaccature – che hanno visto la vittoria di Lula sul predecessore Jair Bolsonaro.
L'invito a visitare il Paese
Sempre il presidente Lula ha parlato a Francesco dello sforzo per riprendere la lotta contro la povertà e la fame in Brasile, tra i Paesi del mondo maggiormente segnati da queste problematiche. Quindi ha invitato il Pontefice a recarsi nel Paese e, stando a quanto riferito dal sito istituzionale, Jorge Mario Bergoglio avrebbe preso in considerazione l’invito. Si tratterebbe nell’eventualità di un secondo viaggio di Francesco in Brasile dopo quello compiuto nel luglio 2013, pochi mesi dopo essere stato eletto sul soglio di Pietro, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro.
Possibile udienza in Vaticano
Sarebbe inoltre in programma un’udienza di Lula in Vaticano a giugno o luglio di quest’anno, riferisce la nota. Anche in questo caso non sarebbe la prima udienza: Lula era stato in Vaticano nel marzo del 2009, quando sul soglio di Pietro sedeva Benedetto XVI. Era tornato poi il 13 febbraio 2020. L’udienza era durata circa un’ora e si era concentrata su questioni come la democrazia, l’ambiente e le disuguaglianze, una economia che coinvolga giovani e poveri. Lo confermava lo stesso presidente in una successiva conferenza stampa, dopo aver pubblicato su Twitter una foto insieme al Papa accompagnata dalla didascalia: “Incontro con Papa Francesco per parlare di un mondo più giusto e fraterno”.
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