Naufragio in Grecia, il dolore del Papa: "Sconvolgente perdita di vite"
Michele Raviart - Città del Vaticano
Papa Francesco si dice “profondamente costernato nell’apprendere del naufragio al largo delle coste greche, con la sua sconvolgente perdita di vite” e offre “sentite preghiere per i molti migranti che sono morti, i loro familiari e tutte le persone traumatizzate da questa tragedia”. Lo scrive in un telegramma a firma del cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, indirizzato al nunzio apostolico in Grecia, monsignor Jan Romeo Pawlowski, in cui il Pontefice “invoca i doni dell’Onnipotente di forza, perseveranza e speranza” sui sopravvissuti e "su quanti forniscono loro cure e rifugio e sul personale d’emergenza”.
Continuano le operazioni di soccorso
È andata infatti avanti tutta la notte l’operazione di ricerca e soccorso, attraverso aerei ed elicotteri, delle centinaia di persone ancora disperse che erano a bordo del peschereccio naufragato all’alba di mercoledì, 14 giugno, in acque internazionali a sud del Peloponneso. L’imbarcazione trasportava tra le 600 e le 700 persone, partite dalla Libia e provenienti principalmente da Pakistan, Egitto e Siria. Finora sono 79 i corpi recuperati e 104 le persone salvate, tra cui otto minorenni. Secondo i testimoni, la maggior parte delle persone si trovava nella stiva della nave e qualora non si ritrovassero altri dispersi si tratterebbe di una delle peggiori tragedie mai registrate nel Mediterraneo centrale.
Le testiomonianze dei superstiti
La Grecia ha proclamato tre giorni di lutto nazionale, mentre continuano le polemiche per il mancato intervento della Guardia Costiera greca e di Frontex, che sarebbero state a conoscenza della situazione dell’imbarcazione ore prima dell’affondamento. Secondo alcuni testimoni, invece, il peschereccio si sarebbe ribaltato senza apparente motivo dopo l’intervento della Guardia Costiera, che aveva agganciato la nave con una corda.
L'Ue al lavoro per trovare un approccio comune sui salvataggi
La presidente della Commissione europea Ursola Von der Leyen ha invocato maggiori sforzi nel prevenire tragedie come questa, mentre domani si riunirà il gruppo di contatto per le attività di ricerca e salvataggio dell’Ue al fine di trovare un approccio comune per migliorare le operazioni e aiutare gli Stati membri e prevenire la perdita di vite umane. Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres si è detto “inorridito” per quanto avvenuto, mentre l’Unhcr, che ha già fornito beni di soccorso alla guardia costiera greca, e l’Organizzazione internazionale per le migrazioni hanno chiesto corridoi sicuri per le traversate nel Mediterraneo, dove dal 2014 sono morte quasi 30 mila persone.
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