Il Papa riceve i vescovi del Messico, colloquio su migranti e le sfide del Paese
Patricia Ynestroza - Città del Vaticano
La questione dei migranti, la situazione socio-politica e gli episodi di violenza nel Paese sono stati i temi al centro del colloquio di questa mattina, 2 giugno, del Papa con il secondo gruppo di vescovi della Conferenza Episcopale messicana provenienti dalle regioni centrali, in visita ad limina apostolorum. Presente anche l’arcivescovo primate del Messico, il cardinale Carlos Aguiar Retes, che a Vatican News riferisce alcuni dei temi affrontati con il Pontefice durante il colloquio.
Le sfide del Paese
“Le sfide che il Messico si trova ad affrontare sono le stesse del mondo – spiega il cardinale - per esempio, il cambiamento d’epoca che ha reso difficile la trasmissione della fede alle nuove generazioni, la preoccupazione di poter offrire loro il chiaro vantaggio di camminare in uno sviluppo che li porti alla libertà e, soprattutto, a una capacità di interiorizzazione per sviluppare il loro potenziale e trovare la loro vera vocazione”.
La situazione socio-politica
L’altro punto, prosegue Aguiar Retes, è la situazione socio-politica, che è sempre in crescita e in aumento a causa della grande disuguaglianza sociale e dei problemi consolidati da tempo. Per il porporato, a volte non c’è stata “"sufficiente armonia perché le forze politiche e sociali potessero accordarsi sul bene della società”.
La questione migranti
Non è mancato poi un cenno alla questione migranti, grave problematica per un Paese come il Messico di transito verso gli Stati Uniti e il Canada. I vescovi sono impegnati con le “Case del pellegrino”, il problema è che davanti a carovane molto grandi e molto affollate è difficile aiutare tutti i migranti e soddisfare le loro esigenze. “È molto difficile riuscire a incoraggiarli, a nutrirli, a dare loro un riparo”, dice il cardinale Aguiar Retes, sottolineando che il Papa ha riconosciuto gli sforzi dei vescovi. “È necessario unire le forze – aggiunge - per offrire la possibilità di un passaggio più sicuro verso la loro destinazione”. I presuli messicani collaborano con i vescovi degli Stati Uniti e del Canada per rendere questi ponti di transito più sicuri per la gente.
Il Papa aveva già ricevuto lo scorso 26 aprile un primo gruppo di vescovi provenienti dalle regioni del nord del Messico, cioè delle province ecclesiastiche di Baja California, Bajío, Monterrey, Chihuahua, Durango, Hermosillo e San Luis Potosí.
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