Il pensiero di Francesco per Georgia e Slovenia colpite da disastri naturali
Vatican News
Non ha mancato, Papa Francesco, nei saluti nelle varie lingue al termine dell’udienza generale, di rivolgere un pensiero alle popolazioni di Slovenia e Georgia, vittime di disastri naturali che hanno provocato morti, feriti, dispersi.
Negli ultimi giorni, drammatici fenomeni naturali sono avvenuti in Slovenia e Georgia causando morti e distruzioni materiali. Prego per le vittime ed esprimo la vicinanza spirituale alle famiglie e a tutti coloro che soffrono per questi disastri
Il Pontefice ha anche incoraggiato il lavoro di tutti coloro che in queste ore sono attivi per i soccorsi.
Frana in Georgia
Già all’Angelus conclusivo della Gmg di Lisbona di domenica scorsa, 6 agosto, il Papa aveva assicurato una preghiera per le vittime della "tragica valanga" che si è registrata nei giorni scorsi nella regione di Racha, in Georgia. Una frana aveva colpito due giorni fa una località turistica nella zona montuosa del nord-ovest di Shovi, a 140 km dalla capitale Tbilisi. Almeno 18 i decessi accertati, mentre altre 16 persone risultano ancora disperse, tra cui alcuni bambini. Oltre 400 i vigili del fuoco, la polizia e i volontari impegnati nelle operazioni di soccorso.
Inondazioni in Slovenia
In Slovenia, invece, intense inondazioni si sono abbattute nelle scorse ore in diverse città. È caduto l'equivalente di un mese di pioggia in 24 ore, causando morti e danni stimati in oltre 500 milioni di euro. Le intense precipitazioni hanno interrotto strade e ponti e sommerso molti edifici, decine di migliaia di case sono rimaste senza elettricità a causa di quello che è stato definito il "peggior disastro naturale" del Paese est-europeo.
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