Il Papa: attenzione alla diffusione di falsità e odio attraverso i social network
Adriana Masotti - Città del Vaticano
Il tema scelto per il 14.esimo incontro annuale a Frascati dell’International Catholic Legislators Network, rete internazionale di legislatori cattolici apartitica fondata in Austria nel 2010, verte sul "paradigma tecnocratico" oggi dominante che, afferma Papa Francesco, “tocca aspetti vitali” dell’esistenza di ciascuno di noi e pone “profondi interrogativi” sul posto e sull’agire della persona nel mondo. (Ascolta il servizio con la voce del Papa)
Il pericolo della "cosificazione"
Un primo aspetto preoccupante, rileva Francesco rivolgendosi ai circa 200 membri del Network ricevuti in Sala Clementina, è l’uso distorto della libertà che il "paradigma tecnocratico" induce nelle persone, quindi spiega:
Lo vediamo quando uomini e donne sono incoraggiati più ad esercitare un controllo che non una responsabile custodia nei confronti di “oggetti” materiali o economici, di risorse naturali della nostra casa comune o addirittura gli uni degli altri. Questa “cosificazione” – e la parola è giusta, eh?, “cosificazione” –, che in ultima analisi si ripercuote negativamente sui soggetti più poveri e fragili della società, può avvenire in modo diretto o indiretto, attraverso scelte quotidiane che possono apparire neutrali, ma che in realtà sono attinenti al tipo di vita sociale che si intende sviluppare.
No alle pratiche che fomentano odio e divisioni
Il Papa ribadisce che la visione cristiana pone al centro il valore e la dignità della persona e osserva che il fatto stesso di costituire una rete internazionale costituisce “una cornice di riferimento” per l’azione del Network il cui obiettivo, ricorda, è “unire in comunità una nuova generazione di coraggiosi leader cristiani”. Finalità di molte reti o piattaforme mediatiche, sottolinea ancora Francesco, è mettere in connessione le persone facendole sentire parte “di qualcosa di più grande di loro”, e riconosce che molto è il bene da esse prodotto. Quindi prosegue:
Al tempo stesso, però, è necessario essere vigilanti, perché purtroppo, in questi canali comunicativi, si possono pure incontrare pratiche disumanizzanti di matrice tecnocratica, come la diffusione deliberata di notizie false, le fake news, il fomentare atteggiamenti di odio e divisione – la propaganda partitistica –, la riduzione delle relazioni umane ad algoritmi, per non parlare del favorire falsi sensi di appartenenza, specie tra i giovani, che possono portare all’isolamento e alla solitudine.
Connessione e fine comune rispecchiano la vita della Chiesa
Solo la diffusione di “una cultura dell’incontro autentico” basata sul rispetto e sull’ascolto anche di chi la pensa diversamente, può superare l’“uso distorto dell’incontro virtuale”, avverte Papa Francesco e in questo, dice ai partecipanti all’incontro, la vostra organizzazione “può offrire un esempio”. Quindi afferma che fine di ogni rete, oltre a connettere le persone, è “abilitarle a cooperare al raggiungimento di un obiettivo comune”.
Questi due aspetti – il mettere in connessione e il fine comune – caratterizzano il vostro lavoro e al contempo rispecchiano la vita stessa della Chiesa, popolo di Dio chiamato a vivere in comunione e in missione.
Un'alternativa alla tirannia tecnocratica
Una rete veramente cristiana, fa notare il Papa, è dunque già di per sé “una risposta alle tendenze disumanizzanti”. E conclude rivolgendo ai membri dell’International Catholic Legislators Network parole che sono un orientamento all’azione e un augurio:
Mantenendovi una rete internazionale genuinamente cattolica, voi indicherete in modo credibile un’alternativa a quella tirannia tecnocratica che induce i nostri fratelli e sorelle ad appropriarsi semplicemente di risorse sia della natura che dell’esistenza umana, diminuendone però la capacità di prendere decisioni e di vivere vite autenticamente libere.
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