Una corolla di Santi nella medaglia commemorativa per la Gmg di Lisbona
Maria Milvia Morciano - Città del Vaticano
Nel 42.mo viaggio apostolico a Lisbona per la Gmg, durante la visita di cortesia presso il Palacio Nacional de Belém, Papa Francesco ha donato al presidente della Repubblica portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa, la formella della medaglia commemorativa del viaggio e la medaglia d’oro del pontificato. Oltre che al presidente, la formella della medaglia verrà donata alla Nunziatura apostolica, mentre quelle in argento saranno donate al presidente dell’Assemblea della Repubblica e al primo ministro.
La formella è stata fusa in bronzo, ha un diametro di 30 cm ed è stata coniata in due esemplari. Le madaglie in argento hanno un diametro di 5 cm e sono state prodotte in circa 80 esemplari. Infine, le medaglie in ottone dorato hanno una tiratura di 2 mila, sempre con lo stesso diametro.
Iconografia della medaglia
La medaglia commemorativa reca sul diritto o rectus lo stemma papale e nel giro, la legenda: Franciscvs Pontifex Maximvs. Sul rovescio o versus, al centro, dentro una sfera armillare o astrolabio sferico, cioè il modello della sfera celeste inventato da Eratostene nel 255 a. C., sopra la bandiera portoghese, leggermente aggettante rispetto al fondo, si staglia la cattedrale patriarcale di Lisbona, Sé de Lisboa o Igreja de Santa Maria Maior, principale chiesa cattolica della capitale portoghese. La legenda è in latino e racchiude la facciata dell'edificio interrompendosi e lasciando in alto libere le due torri merlate che inquadrano il grande rosone centrale: “Dies Mvndialis Ivventutis Lisbonae MMXXIII”. In questo punto, in alto, si interseca il logo della Gmg che ricordiamo si ispira al passo dal Vangelo di Luca "Maria si alzò e andò in fretta", formato da una croce lungo cui corre il sentiero dove sorge lo Spirito Santo. L'andamento dolcemente ondulato del sentiero è accompagnato dal Rosario e fa come sbocciare il profilo della Vergine Maria.
13 Santi e Beati, antichi e moderni
Il giro più esterno è formato dalle effigi dei 13 patroni della Giornata Mondiale della Gioventù scelti dalla Diocesi di Lisbona. Santi e beati di ieri e di oggi, mescolando volti antichi e moderni. Volti frontali o di tre quarti con i loro nomi in latino, che imprimono movimento ai petali di questa corolla ideale, conclusa al centro dalla Vergine. I santi Patroni, spiega il Patriarca di Lisbona, cardinale Manuel Clemente, hanno dedicato la loro vita al servizio della gioventù. sono san Giovanni Paolo II, san Giovanni Bosco, san Vincenzo, sant’Antonio, san Bartolomeo dei Martiri, san Giovanni di Brito, beata Giovanna del Portogallo, beato Giovanni Fernandes, beata Maria Clara di Gesù Bambino, beato Pier Giorgio Frassati, beato Marcel Callo, beata Chiara Badano e beato Carlo Acutis.
Arte sacra viva nell'ispirazione dell'artista
Autrice della medaglia è la scultrice Amalia Mistichelli, artista che ne ha realizzato, già in passato, molte altre, come quelle di papa Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. In particolare, nel 1999, ha creato un calice in oro e argento in occasione del dono di Papa Woytila alla nuova sede dell’Università di Tor Vergata a Roma. Per Papa Francesco ha realizzato la medaglia ufficiale del X anno di Pontificato e le quelle per i viaggi apostolici in Congo e Sud Sudan, in Ungheria, in Cazakistan, in Bahrein e per il prossimo in Mongolia. La sua arte si riconosce da una ispirazione classica, dalla lavorazione calligrafica, minuziosa, dove le parti lucide emergono delineate dai chiaroscuri formati delle linee sottili, creando composizioni miniaturistiche. Tutte le medaglie sono state coniate da Avs Alberti Visconti Senesi Manifattura Metalli.
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