Il "dolore" di Papa Francesco per il violento terremoto in Marocco
Vatican News
Papa Francesco esprime il suo "dolore" per le centinaia di vittime del terremoto di magnitudo 7 che ha colpito "violentemente" la regione di Marrakech, in Marocco: oltre duemila i morti. In un telegramma a firma del cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, il Pontefice si dice "rattristato" da questa catastrofe naturale ed assicura la sua "comunione orante" e la "profonda solidarietà" verso "coloro che sono toccati nella carne e nel cuore da questa tragedia". Il Papa prega per i morti, per la guarigione dei feriti e per la consolazione di quanti "piangono la perdita dei loro cari e delle loro abitazioni".
"Il Santo Padre - si legge - prega l'Altissimo affinché sostegna i marocchini in questa prova e offre il suo incoraggiamento alle autorità civili e ai servizi di soccorsi". Su tutti il Papa invoca la benedizione divina come "segno di conforto".
Bilancio delle vittime in aumento
La prima scossa del sisma si è registrata alle 23:11 di venerdì 8 settembre. L'epicentro è stato localizzato a 16 chilometri del villaggio Tata N'Yaaqoub, nella zona di Marrakech. Il bilancio delle vittime è aumentato di ora in ora fino a superare i duemila, secondo l'ultimo bilancio diffuso dal ministro dell'Interno. Sui social e i siti di informazione circolano immagini e filmati di case distrutte e gente per strada. Dal Paese giunge intanto l'appello a donazioni di sangue urgenti.
La solidarietà della CEI
Numerose le manifestazioni di solidarietà da parte dei governi di tutti i Paesi del mondo, inclusa l'Ucraina. Anche la Chiesa è subito scesa in campo, attraverso la Caritas. La Conferenza Episcopale italiana (CEI) ha fatto sapere di aver deciso "come forma di aiuto immediata" lo stanziamento di 300 mila euro dai fondi 8xmille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica. “Alle sorelle e ai fratelli del Marocco giunga il nostro profondo cordoglio e la nostra vicinanza. Facendoci prossimi alla popolazione provata da questo tragico evento, preghiamo per le vittime e i loro familiari”, afferma il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della CEI. "Assicuriamo inoltre il sostegno delle nostre Chiese, stringendoci a tutti coloro che sono stati colpiti da questa calamità e alla comunità marocchina in Italia ferita negli affetti".
Lo stanziamento della CEI, attraverso Caritas Italiana, aiuterà a far fronte alle prime necessità, si legge in un comunicato. Caritas Italiana - che collabora da molti anni con le Caritas in Marocco in vari progetti a favore di persone particolarmente vulnerabili, come i migranti e minori non accompagnati - sta seguendo costantemente le notizie che giungono dal Paese nordafricano per monitorare la situazione e valutare gli interventi più urgenti.
ultimo aggiornamento alle 10.00 del 10 settembre 2023
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