Il Papa: Maria è la Madre degli scartati
Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano
“Celebrare Maria è celebrare la vicinanza e la tenerezza di Dio che sta con il suo popolo, che non ci lascia soli, che ci ha dato una Madre che si prende cura di noi e ci accompagna”. Si apre con queste parole il discorso, in spagnolo, rivolto da Papa Francesco alla Confraternita di Nostra Signora di Montserrat, fondata 800 anni fa con lo scopo di estendere la devozione alla Madonna. (Ascolta il servizio con la voce del Papa).
La Madre degli scartati
Per Maria non esiste lo scarto: la Vergine - sottolinea il Papa parlando a braccio - è la "Madre degli scartati, di quelli che scartiamo". E poiché è mamma, "sa ascoltare tante cose, tante richieste", anche quando nascono da un cuore doppio, da un cuore non coerente con se stesso, da un cuore che soffre. Maria è anche donna dell'ascolto: "ascolta, ascolta anche il figlio criminale". Nel giorno in cui si celebra la Madre celeste con il titolo di Nostra Signora del Rosario, il Pontefice ricorda poi che lo stile di Dio è vicinanza, compassione e tenerezza. Ed evoca, in particolare, una immagine: quella della Vergine di Montserrat, seduta con in braccio il Bambino. Nella mano destra ha una sfera. che simboleggia l’universo: Maria è “Regina e Signora di tutto il creato”. Il Papa esorta a tener presente questa duplice vocazione della Madonna "a essere madre di Dio e madre nostra”. E ricorda che la devozione mariana è molto significativa nelle manifestazioni di pietà del Popolo di Dio:
Pensiamo, in questi 800 anni di presenza a Montserrat, quanti fedeli hanno visitato il suo santuario, hanno sgranato la corona del rosario e hanno chiesto con umiltà e semplicità alla Moreneta la sua intercessione per loro e per i propri cari! Quante manifestazioni di affetto filiale, di suppliche e azioni di rendimento di grazie!
La Vergine ci aiuta a sciogliere i nodi
Francesco spiega che "davanti alla Madre si risvegliano i sentimenti più nobili dell'uomo". E quando Maria ascolta le nostre preghiere, indica Gesù: "Fate quello che vi dirà". Maria è anche “facilitadora”, facilitatrice nei conflitti e nei problemi. Ci aiuta a “sciogliere i nodi”, afferma il Papa, “che possono crearsi in noi e tra noi”.
Maria spiana anche il cammino dell’amicizia tra i popoli, invitandoci a volgere lo sguardo verso l’origine e la meta della nostra esistenza, che è Gesù Cristo, e ci incoraggia a seguire il suo esempio, percorrendo i sentieri della pace, della gentilezza, dell’ascolto e del dialogo paziente e fiducioso.
Partorire un mondo nuovo
La Vergine di Montserrat, con il mondo nelle sue mani, ci invita anche ad aprire strade di vera fraternità:
A vivere questa fratellanza universale, senza frontiere, senza esclusioni, che dissipa le ombre di un ambiente chiuso. Lei è attenta non solo a Gesù ma anche al “resto della sua discendenza” (Ap 12, 17). Lei, con il potere del Risorto, vuole partorire un mondo nuovo, dove tutti siamo fratelli, dove ci sia posto per ogni scartato delle nostre società, dove risplendano la giustizia e la pace.
Il pellegrinaggio della Confraternita
Sono oltre 800 i pellegrini catalani arrivati a Roma per celebrare l’800.mo anniversario della fondazione della Confraternita di Nostra Signora di Montserrat. Dopo l’incontro con Papa Francesco, nel Cortile di San Damaso, sono in programma altri significativi momenti, tra cui, nel pomeriggio, il ballo della sardana, danza tipica catalana, nello Spazio Schuster adiacente la Basilica di San Paolo fuori le Mura. Domani, dopo l’Angelus, l’arcivescovo di Barcellona, il cardinale Juan José Omella, presiederà la Santa Messa nella Basilica di San Pietro.
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