Il Papa incontra suor Jeannine Gramick, co-fondatrice di New Ways Ministry
Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano
Dopo diversi anni di corrispondenza, tra lettere e scambi di libri, Papa Francesco ha incontrato di persona suor Jeannine Gramick, la religiosa conosciuta negli Stati Uniti per la sua opera pastorale a favore delle persone Lgbtq+. L’incontro è avvenuto il 17 ottobre pomeriggio a Santa Marta, insieme a suor Jeannine erano presenti Matthew Myers, Francis De Bernardo e Robert Shine, membri dello staff di New Ways Ministry (NWM), l’organizzazione di apostolato fondata nel 1977 nell’arcidiocesi di Washington da Gramick e padre Robert Nugent per offrire supporto psicologico, spirituale e materiale a persone omosessuali e transgender, al fine di non farli sentire troppo emarginati.
L'incontro a Santa Marta
L’incontro nel salone della Domus vaticana dove campeggia il quadro di Maria che scioglie i nodi è durato circa 50 minuti, secondo quanto riferito dal sito. della associazione. “L’incontro è stato per me molto emozionante. Dal giorno in cui è stato eletto, ho amato e ammirato Papa Francesco per la sua umiltà, il suo amore per i poveri e per coloro che sono evitati dalla società. È il volto umano di Gesù nella nostra epoca. Papa Francesco ti guarda nel cuore e i suoi occhi dicono che Dio ti ama”, scrive sul portale suor Jeannine che, in alcune interviste a media statunitensi, ha riferito di aver espresso gratitudine al Papa per le sue parole di accoglienza nei confronti delle persone Lgbtq+.
La lettera del 2022
Lo scorso anno, in occasione dei cinquant’anni di attività della suora, a gennaio 2022, Papa Francesco aveva inviato una lettera a suor Jeannine Gramick per dirle “grazie” per “tutta la tua vicinanza, compassione e tenerezza”. Il Pontefice – riferiva allora la rivista statunitense America – scriveva che la religiosa ha lavorato “nello stile di Dio”, perché non ha avuto “paura della ‘vicinanza’” e nell’avvicinarsi a queste persone lo ha fatto “sentendo il dolore e senza condannare nessuno, ma con la 'tenerezza' di una sorella e di una madre”.
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