Il presidente dell'Irlanda in udienza da Papa Francesco
Vatican News
È durato 25 minuti il colloquio di questa mattina tra Papa Francesco e il presidente d’Irlanda, Michael D. Higgins, ricevuto in udienza nel Palazzo Apostolico vaticano. Il presidente ha poi incontrato il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, accompagnato da monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali.
I colloqui in Segreteria di Stato
Come informa una nota della Sala Stampa vaticana, nel corso dei cordiali colloqui in Segreteria di Stato "è stato espresso compiacimento per le buone relazioni tra l’Irlanda e la Santa Sede e si è fatto riferimento ad alcune tematiche di comune interesse". Nel prosieguo della conversazione, riferisce ancora la nota, "sono state affrontate alcune questioni di carattere globale, quali la sicurezza alimentare nei Paesi in via di sviluppo e l’impegno per l’eliminazione della povertà, la protezione dell’ambiente alla luce della pubblicazione dell’esortazione apostolica Laudate Deum, il fenomeno della migrazione nell’attuale delicata situazione geopolitica mondiale, nonché lo sviluppo di un multilateralismo che risponda adeguatamente all’attuale congiuntura internazionale".
I doni
Al momento dello scambio dei doni, il Papa ha consegnato a Higgins una fusione in bronzo raffigurante due mani che si stringono, sullo sfondo del colonnato di San Pietro, con una donna con bambino e una nave di migranti. Insieme a tutto questo, la scritta “Riempiamo le mani di altre mani”. Il Pontefice ha poi regalato al presidente i volumi dei documenti del Magistero: il Messaggio per la Pace di quest’anno, il Documento sulla Fratellanza Umana firmato ad Abu Dhabi, il libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020, a cura della LEV. Michael Higgins ha ricambiato con un’opera in bronzo sui migranti realizzata da uno scultore irlandese.
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