Il Papa: il clima minaccia la terra, vado alla Cop28 per chiedere di tutelarla
Alessandro De Carolis - Città del Vaticano
Non ci sono solo i missili e le stragi orribili contro persone, inermi, i carri armati che avanzano e sparano negli spazi enormi dell’Ucraina o negli anfratti di un quartiere a Gaza. C’è “un altro grande pericolo”, il clima, che minaccia il mondo, che richiede massima attenzione e soprattutto impegno. Quello che il Papa si appresta a chiedere ai capi del pianeta il prossimo fine settimana, quando volerà a Dubai per intervenire alla COP28, il vertice Onu dedicato a questo tema.
Salvare la casa comune
Il cambiamento climatico “mette a rischio la vita sulla Terra, specialmente le future generazioni”, ribadisce Francesco nel post Angelus, facendosi prestare la voce dal capo ufficio della Segreteria di Stato monsignor Paolo Braida, che lo aiuta nella lettura dei testi prima e dopo la preghiera mariana, a causa dello stato influenzale che affatica il Papa. “Perciò, nel prossimo fine settimana, mi recherò negli Emirati Arabi Uniti per intervenire sabato alla COP28 di Dubai. Ringrazio tutti coloro che accompagneranno questo viaggio con la preghiera e con l’impegno di prendere a cuore la salvaguardia della casa comune”.
L’abbraccio ai giovani della Gmg
Tra i pensieri di questa domenica non manca quello per le ragazze e i ragazzi che celebrano in tutto il mondo, a livello di Chiese particolari, la 38.ma Giornata mondiale della gioventù. Il tema, ricorda Francesco, è “Lieti nella speranza”, in continuità con la GMG di Lisbona e dal Papa arriva un “abbraccio i giovani, presente e futuro del mondo” e un incoraggiamento “a essere protagonisti gioiosi della vita della Chiesa”.
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