Francesco: Gaza è allo stremo, no alle armi e sì alla pace
Alessandro Di Bussolo - Città del Vaticano
Continuo a seguire con molta preoccupazione e dolore il conflitto in Israele e in Palestina. Rinnovo il mio appello per un immediato cessate-il-fuoco umanitario: si soffre tanto, lì. Incoraggio tutte le parti coinvolte a riprendere i negoziati e chiedo a tutti di assumersi l’urgente impegno di fare arrivare gli aiuti umanitari alla popolazione di Gaza, che è allo stremo e ne ha veramente bisogno. Si liberino subito tutti gli ostaggi, che avevano visto una speranza nella tregua di qualche giorno fa: che questa grande sofferenza per gli israeliani e per i palestinesi, finisca. Per favore, no alle armi, sì alla pace.
Così Papa Francesco al termine dell’udienza generale di questa mattina, nei saluti ai pellegrini italiani. Poco dopo invita a non dimenticare “di chiedere il dono della pace per le popolazioni che soffrono a causa della guerra, in modo speciale per la martoriata Ucraina e per Israele e Palestina”.
Per Santa Lucia, scambio dei doni dell'amicizia e della testimonianza cristiana
Francesco, nel ricordare che oggi la liturgia fa memoria di santa Lucia, vergine e martire, ha sottolineato che “in alcune zone d’Italia e d’Europa è consuetudine scambiarsi in questa ricorrenza i doni per il Natale ormai prossimo” ed invita tutti “a scambiarvi il dono dell’amicizia e della testimonianza cristiana”. In particolare rivolge un cordiale benvenuto ai fedeli di Santa Maria La Fossa e Tenna Tramonti. E accoglie le numerose scolaresche, “in particolare il liceo Plinio Seniore di Roma, il liceo Ettore Majorana di Genzano di Lucania e gli alunni di Tarquinia, Frosinone e Valle Roveto”. Infine saluta giovani, anziani, malati, e sposi novelli.
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