Francesco: la fraternità è il "lievito di pace" di cui hanno bisogno le nostre periferie
Adriana Masotti - Città del Vaticano
Ricaricarsi spiritualmente presso le tombe di san Pietro e san Paolo per rivivere "lo slancio generoso e missionario della Chiesa dei primi tempi". È il motivo del pellegrinaggio a Roma di una delegazione di giovani appartenenti alla Fraternité missionnaire des Cités. Papa Francesco li incontra oggi, 4 gennaio, in Vaticano e parla loro a braccio. Nel clima natalizio di questi giorni, nel testo consegnato, li invita a contemplare il presepe:
Vediamo un luogo semplice e povero, una periferia, una "banlieue" di quel tempo. I pastori che si recano alla culla sono degli emarginati con una cattiva reputazione. Eppure è a loro per primi che viene annunciato il Vangelo della salvezza. Sono poveri ma hanno il cuore disponibile. Questa è anche la vostra esperienza.
I "poveri" sono a portata di mano
Il Papa osserva che non occorre andare lontano per trovare le periferie esistenziali delle nostre società: sono nel proprio quartiere, all'angolo della strada, a volte condividono il nostro stesso pianerottolo. Ed è a loro che va annunciata la Buona Notizia:
Perciò, non abbiate paura di lasciare le vostre sicurezze per poter condividere la vita quotidiana dei vostri fratelli e sorelle. Anche tra loro, molti hanno il cuore disponibile e aspettano, senza saperlo, il lieto annuncio.
Portare la fraternità nelle periferie delle nostre città
L'invito di Francesco ai giovani della Fraternité missionnaire des Cités è di vivere la fraternità, "lievito di pace", nelle periferie delle città testimoniando attraverso la propria presenza e i propri gesti la compassione di Dio verso quei fratelli in cui si nasconde la presenza di Gesù. Il Papa sottolinea:
So anche quanto la violenza, l’indifferenza e l’odio possano talvolta segnare i quartieri: oggi avete la missione coraggiosa e necessaria di portare la vicinanza, la compassione e la tenerezza di Dio a persone che spesso sono private di dignità e di amore. Cari fratelli e sorelle, grazie per quello che fate, andate avanti!
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