Il Papa: non dimentichiamo Ucraina, Israele e Palestina. Preghiamo per la pace
Vatican News
“Per favore non dimentichiamo l’Ucraina, la Palestina, Israele che sono in guerra. Preghiamo affinché venga la pace”.
Ancora una volta, anche in questo primo giorno dell’anno, Papa Francesco esprime la sua angoscia e domanda ai fedeli preghiere per i Paesi afflitti dalla guerra, dove proseguono senza sosta attacchi missilistici e sale il numero delle vittime. Il Pontefice chiede di pregare per la pace – nella 57.ma Giornata mondiale ad essa dedicata - al termine dell’Angelus in Piazza San Pietro, dove sono presenti, tra gli altri, anche i partecipanti alla manifestazione “Pace in tutte le terre” organizzata da Sant’Egidio a Roma e in altre città del mondo. Una iniziativa attraverso la quale i membri della Comunità vogliono fare memoria di tutte le terre che nel Nord e nel Sud del mondo attendono la fine della guerra e del terrorismo, tra queste anche tante zone dell’Africa, dal Sahel fino al Mozambico. Per ricordare questi Paesi i partecipanti alla manifestazione hanno esposto cartelloni e bandiere in Piazza San Pietro.
Marcia per la pace a Gorizia
Nei suoi saluti dopo l’Angelus Papa Francesco menziona pure il Movimento europeo di azione nonviolenta (MEAN), progetto di promozione della pace e di assistenza umanitaria in Ucraina, e ricorda con gratitudine “le innumerevoli iniziative di preghiera e di impegno per la pace che in questa Giornata si svolgono in tutti i continenti promosse dalle comunità ecclesiali". In particolare il Pontefice cita la Marcia a livello nazionale che si è svolta ieri sera, 31 dicembre, a Gorizia, presieduta dall’arcivescovo Carlo Roberto Maria Redaelli.
Operatori di pace
Infine, guardando nuovamente a Maria, il Papa prega perché “con la sua materna intercessione” sostenga “il proposito e l’impegno ad essere operatori di pace in ogni giorno”.
In ogni giorno anche del nuovo anno, tutti i giorni, operatori di pace, portare pace
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