Il Papa: ripercorrere la passione di Cristo lasci in noi un segno indelebile
Adriana Masotti - Città del Vaticano
Mérida è una delle città della Spagna più ricche di monumenti romani, tanto da essere chiamata la "Roma spagnola". Venne fondata come colonia dai soldati veterani di Augusto nel 25 a.C. e nel suo centro storico si trovano fra gli altri l'Arco di Traiano, il Ponte romano, il Tempio di Diana, l'Anfiteatro romano. Ed è intorno a questi luoghi che in occasione della Settimana Santa si snodano processioni, sfilate e la Via Crucis.
In collegamento spirituale con Mérida
Nel videomessaggio rivolto alle numerose Confraternite locali che promuovono queste manifestazioni di religiosità popolare, il Papa osserva che "pochissime città possono rivivere quei giorni che hanno cambiato la storia dell’umanità in scenari di oltre 2000 anni di antichità, contemporanei a quelli in cui Cristo ha sofferto la passione". E assicura la sua vicinanza spirituale a quanto verrà vissuto a Mérida:
Quest’anno, mentre parteciperò alla preghiera della Via Crucis accanto al Colosseo a Roma, terrò presente che anche voi la starete celebrando nell’impressionante Anfiteatro romano di Mérida, che riunisce tanti fedeli di tutto il mondo.
La Settimana Santa non è uno spettacolo
L'arcidiocesi di Mérida-Badajoz, sottolinea Francesco, sta celebrando un anno speciale, l'Anno Giubilare Eulaliano, che onora sant'Eulalia, la bambina martire "il cui culto ha fatto di Mérida la culla del cristianesimo ispanico e la destinazione di pellegrinaggi nel corso di tutta la storia". Con il pensiero va a quando a Roma gli era stato presentato il programma delle celebrazioni. Quindi alle Confraternite che durante tutto l'anno lavorano per la preparazione della Settimana Santa - perchè essa "lasci un segno indelebile e permanente" in quanti vi partecipano -, ricorda che la rievocazione della Passione di Gesù "non è uno spettacolo, è una proclamazione della nostra salvezza" e "per questo deve lasciare il segno".
Davanti a Dio ci sentiamo tutti sorelle e fratelli
Nella Settimana Santa, prosegue il Papa nel videomessaggio, "è necessario dedicare tempo alla preghiera", alla Parola di Dio, e fare attenzione, sull'esempio del samaritano, "davanti al fratello ferito". Citando alcuni passaggi del Messaggio per la Quaresima di quest'anno afferma:
"L’amore di Dio e del prossimo è un unico amore. Alla presenza di Dio diventiamo sorelle e fratelli, sentiamo gli altri con intensità nuova”; invece di immaginarli come nemici e separarci sempre più.
Aprire il cuore e andare verso gli altri
La Settimana che precede la Pasqua di Resurrezione, "è un tempo di grazia che il Signore ci dà affinché apriamo le porte dei nostri cuori" e delle nostre comunità, quindi ribadisce:
“Aprire” e “uscire” è quanto ci viene chiesto nella Settimana Santa, aprire il cuore e andare incontro a Gesù e agli altri, e anche per portare la luce e la gioia della nostra fede; Uscire sempre! E farlo con amore e con la tenerezza di Dio, con rispetto e pazienza, sapendo che noi mettiamo le nostre mani, i nostri piedi, il nostro cuore, ma che è Dio a guidarci e a indicarci il cammino.
La preghiera per le famiglie e per chi è in difficoltà
Papa Francesco conclude il suo messaggio alle Confraternite dell'antica città spagnola con un pensiero speciale per le famiglie "che hanno una persona cara ammalata", per chi è solo, per chi vive difficoltà economiche e infine per i giovani "che sono il presente e il futuro" delle stesse Confraternite di Mérida.
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