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Francesco: ogni vocazione è un diamante grezzo da lucidare

"Un buon sacerdote, una religiosa, devono essere prima di tutto un uomo, una donna, formati, plasmati dalla grazia del Signore." Lo afferma il Papa nel video dalla Rete mondiale di preghiera. L'intenzione per il mese di maggio riguarda quanti sono chiamati alla vita sacerdotale o consacrata nelle sue varie forme, perché "crescano nel proprio cammino vocazionale attraverso una formazione umana, pastorale, spirituale e comunitaria"

Adriana Masotti - Città del Vaticano

Ogni vocazione è un "diamante grezzo" da lucidare, da lavorare, da plasmare in tutte le sue facce.
Francesco lo afferma nel Video del Papa promosso e diffuso dalla sua Rete mondiale di preghiera che presenta l'intenzione da lui proposta alla Chiesa universale per il mese di maggio. "Un diamante grezzo" è anche la vocazione alla vita religiosa che richiede perciò una preparazione adeguata e una maturazione della persona chiamata, nei vari aspetti della sua personalità e della sua esistenza. Papa Francesco prosegue:

Un buon sacerdote, una religiosa, devono essere prima di tutto un uomo, una donna, formati, plasmati dalla grazia del Signore. Persone consapevoli dei propri limiti e disposte a condurre una vita di preghiera, di dedizione alla testimonianza del Vangelo.

Un'immagine che accompagna l'intenzione di preghiera di maggio del Papa
Un'immagine che accompagna l'intenzione di preghiera di maggio del Papa

Una formazione integrale

Il Papa insiste sulla preparazione alla vita della e del consacrato, dice che "deve essere integrale, deve svilupparsi fin dal seminario e dal noviziato, a diretto contatto con la vita delle altre persone". E se "questo è fondamentale", lo è anche capire che la formazione "non si conclude in un determinato momento, ma continua per tutta la vita, negli anni, arricchendo la persona intellettualmente, umanamente, affettivamente, spiritualmente". Ma anche la vita in comunità, sottolinea Francesco, ha bisogno di preparazione:

La vita comunitaria arricchisce molto, anche se a volte può essere difficile. Perché vivere insieme e vivere in comunità non sono la stessa cosa

Testimoni credibili del Vangelo

Il Papa formula dunque così, al termine del Video, la sua intenzione di preghiera per questo mese:

Preghiamo perché i religiosi, le religiose e i seminaristi crescano nel proprio cammino vocazionale attraverso una formazione umana, pastorale, spirituale e comunitaria, che li porti a essere testimoni credibili del Vangelo.

Un'immagine del Video del Papa
Un'immagine del Video del Papa

Un'esperienza di incontro profondo con il Signore

Nel testo che accompagna la pubblicazione del Video del Papa, prodotto in collaborazione con l'arcidiocesi di Los Angeles e con il supporto di Hallow, app di preghiera nata negli USA, si osserva che Francesco ha ripreso qui quanto si legge nella Costituzione apostolica Veritatis Gaudium circa le Università e le facoltà ecclesiastiche, è cioè che la formazione delle vocazioni sacerdotali e religiose deve includere tutte le dimensioni: quella umana, spirituale, pastorale e comunitaria. E deve anche tenere conto della diversità culturale e sociale. L'obiettivo è diventare "testimoni credibili del Vangelo” e perciò la formazione non deve limitarsi all'acquisizione di conoscenze, ma è un'esperienza di incontro profondo con Gesù.

Il servizio come parte della formazione e della vita del religioso
Il servizio come parte della formazione e della vita del religioso

La vita comunitaria

La vita comunitaria è un aspetto centrale della vita di un religioso, di una religiosa o di un sacerdote, si sottolinea nel testo, per Francesco "vivere e relazionarsi con gli altri non è sempre facile, ma la vita comunitaria è sempre una scuola di santità in cui si cresce nelle diverse virtù umane e si impara ad andare oltre se stessi". E proprio la vita comunitaria ha un ruolo centrale nelle immagini del Video di questo mese: "dalle partite di basket ai pasti insieme, passando per i momenti comuni di preghiera e di studio, oltre naturalmente all’Eucaristia e al servizio ai più poveri". Le scene di vita girate nell’arcidiocesi di Los Angeles "ne raccontano la bellezza, sottolineando vari aspetti del messaggio del Papa: su tutti, il concetto che la formazione è un cammino continuo" e integrale. “Speriamo che la gioia del Vangelo vista nel video del Papa di questo mese - ha dichiarato Sarah Yaklic, direttrice del digitale dell'arcidiocesi di Los Angeles - rafforzi coloro che già sono in formazione e incoraggi altri giovani a prendere in considerazione una vocazione religiosa”.

Hallow: un onore collaborare 

“È un vero onore e una benedizione poter sostenere il Santo Padre e l'iniziativa del Video del Papa - ha dichiarato Alessandro DiSanto, cofondatore di Hallow: "Come applicazione che si occupa di aiutare le persone in tutto il mondo a trovare la pace e un senso nel loro rapporto personale con Dio, siamo particolarmente entusiasti di sponsorizzare questo video sulla formazione di religiose, religiosi e seminaristi. Siamo incredibilmente grati a questi uomini e donne che hanno accettato eroicamente le loro vocazioni religiose".

La formazione per "essere credibili testimoni del Vangelo"
La formazione per "essere credibili testimoni del Vangelo"

Padre Fornos: la formazione integrale favorisce il dialogo

Da parte sua padre Frédéric Fornos S.J., direttore internazionale della Rete Mondiale di Preghiera del Papa, commenta: “È positivo che Francesco ci ricordi, ancora una volta e alla luce della Veritatis Gaudium, l'importanza di una formazione integrale per i giovani che intraprendono il loro cammino nella vita religiosa o come seminaristi. (...) In un contesto ecclesiale - prosegue - segnato da abusi di potere, di coscienza e sessuali, che hanno radici strutturali e ideologiche, è fondamentale che la formazione promuova un'apertura alla dimensione umana e affettiva, facilitando la conoscenza di sé".  Inoltre, sottolinea ancora padre Fornios, una formazione integrale "prepara i giovani non solo ad affrontare le sfide di oggi, ma anche ad agire come ponti di dialogo in un mondo caratterizzato da pluralità e diversità". Stabilire un dialogo costruttivo e  mantenere un'apertura verso l'altro, infatti, "è essenziale per la missione della Chiesa, mostrando un volto compassionevole, comprensivo e vicino a tutte le persone”.

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30 aprile 2024, 16:00