Il Papa: l’Eucaristia, risposta di Dio alla fame profonda del cuore umano
Vatican News
“L’Eucaristia è la risposta di Dio alla fame più profonda del cuore umano, alla fame di vita vera: in essa Cristo stesso è realmente in mezzo a noi per nutrirci, consolarci e sostenerci nel cammino”. Tramite il suo account @Pontifex in nove lingue e con milioni di followers sul social X, Papa Francesco ricorda la solennità del Corpus Domini che in Vaticano e anche in altri Paesi si celebra oggi, 30 maggio.
Nello spazio di un post il Pontefice esalta l’infinito valore dell’Eucarestia, quale diretta comunicazione tra Dio e l’uomo, legandola al concetto della fame. Già nell’omelia del Corpus Domini del 2020, a San Pietro, il Papa sottolineava che l’Eucarestia “ci rialza dalla nostra comoda sedentarietà, ci ricorda che non siamo solo bocche da sfamare, ma siamo anche le sue mani per sfamare il prossimo. È urgente ora prenderci cura di chi ha fame di cibo e dignità, di chi non lavora e fatica ad andare avanti. E farlo in modo concreto, come concreto è il Pane che Gesù ci dà”. “Serve una vicinanza reale, servono vere e proprie catene di solidarietà”, aggiungeva Francesco, “Gesù nell’Eucaristia si fa vicino a noi: non lasciamo solo chi ci sta vicino!”.
Le celebrazioni degli anni precedenti
Fame ma anche sete: nell’omelia del 2021 il Papa rimarcava che “per celebrare l’Eucaristia bisogna anzitutto riconoscere la propria sete di Dio: sentirci bisognosi di Lui, desiderare la sua presenza e il suo amore, essere consapevoli che non possiamo farcela da soli ma abbiamo bisogno di un Cibo e di una Bevanda di vita eterna che ci sostengono nel cammino. Il dramma di oggi è che spesso la sete si è estinta – osserva il Vescovo di Roma -. Si sono spente le domande su Dio, si è affievolito il desiderio di Lui, si fanno sempre più rari i cercatori di Dio. Dio non attira più perché non avvertiamo più la nostra sete profonda. Ma solo dove c’è un uomo o una donna con la brocca per l’acqua – pensiamo alla Samaritana, per esempio – il Signore può svelarsi come Colui che dona la vita nuova, che nutre di speranza affidabile i nostri sogni e le nostre aspirazioni, presenza d’amore che dona senso e direzione al nostro pellegrinaggio terreno”.
“La nostra adorazione eucaristica trova la sua verifica quando ci prendiamo cura del prossimo, come fa Gesù: attorno a noi c’è fame di cibo, ma anche di compagnia, di consolazione, di amicizia, di buonumore, di attenzione”, sottolineava invece Francesco durante la catechesi dell’Angelus del Corpus Domini del 2022, in Piazza San Pietro. “C’è fame di essere evangelizzati. Questo troviamo nel Pane eucaristico: l’attenzione di Cristo alle nostre necessità, e l’invito a fare altrettanto verso chi ci è accanto. Bisogna mangiare e dare da mangiare”.
Il 2 giugno la Messa a San Giovanni in Laterano
Il 2 giugno, alle 17, Papa Francesco celebrerà il Corpus Domini nella cattedrale di San Giovanni in Laterano, a cui seguiranno la tradizionale processione lungo Via Merulana fino a Santa Maria Maggiore e la Benedizione eucaristica. Il Pontefice argentino riprende quindi la tradizione inaugurata da Giovanni Paolo II e proseguita da Benedetto XVI, i quali partecipavano alla processione su una macchina-altare con ostensorio, da lui stesso rispettata nel 2013, anno dell’elezione.
Nel 2014, nel 2015 e nel 2016 Francesco non partecipò invece alla processione, ma celebrò la Messa per poi impartire la benedizione eucaristica a Santa Maria Maggiore. Nel 2017 il Pontefice aveva stabilito invece di celebrare il Corpus Domini di domenica per favorire una maggiore partecipazione di fedeli. Nel 2018, il cambio di ubicazione, recuperando una prassi che sembrava rifarsi a Paolo VI, il quale a partire dal 1965 celebrò più volte la solennità in quartieri nuovi e marginali dell’Urbe. Quell’anno, infatti, la celebrazione del Papa si svolse a Ostia, nella piazza antistante la parrocchia di Santa Monica.
Nel 2019 Francesco ha celebrato invece il Corpus Domini, sempre di domenica, sul sagrato della chiesa di Santa Maria Consolatrice a Casal Bertone, territorio legato alla storia dei bombardamenti sulla Capitale, durante la Seconda Guerra mondiale. Nel 2020 e nel 2021, in tempo della pandemia di Covid-19, la Messa è stata celebrata (ancora di domenica) nella Basilica di San Pietro. Invece nel 2022, quando era convalescente dal ricovero al Gemelli, e nel 2023, a causa delle “limitazioni imposte” dai dolori al ginocchio, il Papa non aveva presieduto nessuna liturgia.
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