Il Papa a Verona, padre Faltas: da un gesto semplice può scaturire la pace nel mondo
Giancarlo La Vella - Verona
Tra gli applausi e la commozione dei 32 mila seduti sulle tribune e sul prato dello Stadio Bentegodi si spengono riflettori sulla visita di Francesco a Verona, città del dialogo e della pace, ma non la speranza scaturita dai momenti forti di una giornata all’insegna dell’incontro del Papa con i più piccoli, i giovani, i malati, i deboli e dimenticati, gli anziani, i detenuti, le autorità. Tutti coinvolti da Francesco nel chiedere a una sola voce la pace per il mondo ferito da un'onda di violenza insensata. Le parole del Pontefice hanno colpito nel profondo le decine di migliaia di persone che hanno condiviso le ore della visita papale e una prima eco la si coglie nelle considerazioni di alcune delle personalità presenti nella città scaligera.
A Gerusalemme il Cristo benedetto dal Papa
“La sofferenza causata dalla guerra in Terra Santa deve trasformarsi in speranza di pace. Simbolo di questa auspicata trasformazione la statua del grande Cristo, posizionata stamani sul sagrato della Chiesa veronese di san Zeno e benedetta dal Papa, destinata ad essere trasportata a Gerusalemme. Tra i primi commenti, quello di padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa. “E’ un momento difficile per la terra di Gesù, ma la statua della pace, benedetta a Verona dal Papa, sarà posizionata a Gerusalemme davanti al Santo Sepolcro e aiuterà a trovare la via per far finire le violenze.
La pace in un abbraccio
L’Arena di Verona, che ha ospitato stamattina l’evento "Arena di pace - Giustizia e Pace si baceranno", ha fatto da splendido scenario a un gesto semplice, ma in questo momento rivoluzionario: l’abbraccio, di fronte a Papa Francesco e alle migliaia di presenti, tra un palestinese e d un israeliano, colpiti dalla violenza della guerra in corso nella Striscia di Gaza. Un avvenimento su cui si sofferma con i media vaticani don Maurizio Patriciello, il sacerdote che a Caivano, in Campania, cerca di strappare i giovani alla criminalità organizzata: “Ascolta, Signore, questo grido di pace di tanta gente”, è la sua preghiera. E il commento finale: "Spero che una giornata come questa possa instillare il desiderio di pace anche in coloro che con la guerra fanno affari".
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