Il Papa: va promosso il dialogo interreligioso per la pace nel mondo
Tiziana Campisi – Città del Vaticano
Un’esperienza animata dallo Spirito Santo: questo, per Papa Francesco, è l’Opera di Maria, più nota come Movimento dei Focolari. Incontrando nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico i partecipanti al Convegno interreligioso organizzato dall’associazione che oggi annovera cristiani di molte Chiese e comunità cristiane, fedeli di altre religioni e persone di convinzioni non religiose, il Pontefice rivolge anzitutto il suo saluto alla presidente Margaret Karram, nata ad Haifa, in Israele, da famiglia palestinese, e assicura preghiere per la sua terra.
Prego per la tua Patria: prego tanto per la tua Patria, che soffre in questo momento.
Parole poi interpretate così dalla presidente dei focolari: “Prega per la mia terra in cui vivono due popoli e tutti e due i popoli soffrono”.
Il dialogo un dovere per tutte le religioni
Nel suo discorso, il Papa esprime il suo apprezzamento per il cammino iniziato da Chiara Lubich “con persone di religioni non cristiane che condividono la spiritualità dell’unità”: “Un cammino rivoluzionario”, sottolinea, che fa tanto bene alla Chiesa.
La vostra testimonianza è motivo di gioia, è motivo consolazione, specialmente in questo tempo di conflitti, nei quali la religione viene spesso strumentalizzata per alimentare lo scontro. Il dialogo interreligioso, al contrario, “è una condizione necessaria per la pace nel mondo, e pertanto è un dovere per i cristiani, come per le altre comunità religiose”.
Le vie aperte dallo Spirito Santo
Francesco spiega che le iniziative del Movimento dei Focolari manifestano la “sete” di amore, comunione e fraternità di Cristo e che loro fondamento è “l’Amore di Dio”, che si rende visibile “nell’amore reciproco, nell’ascolto, nella fiducia, nell’accoglienza e nella conoscenza gli uni degli altri, nel pieno rispetto delle rispettive identità”.
È lo Spirito che apre sentieri di dialogo e di incontro, a volte sorprendenti. Come avvenne più di cinquant’anni fa in Algeria, dove nacque una comunità interamente musulmana aderente al Movimento. E così è stato anche per gli incontri di Chiara Lubich con i leader di varie religioni: buddhisti, musulmani, indù, ebrei, sikh, e altri. Un dialogo che si è sviluppato fino ad ora.
La collaborazione solidale
Grazie incontri di dialogo promossi ormai da anni “è cresciuta” inoltre “l’amicizia e la collaborazione nel cercare di rispondere insieme al grido dei poveri, nel prendersi cura del creato, nel lavorare per la pace” specifica il Papa, aggiungendo che, “attraverso questo cammino”, dei “non cristiani hanno condiviso la spiritualità dell’Opera di Maria o alcuni suoi tratti caratteristici e li vivono in mezzo alla loro gente”. Persone con le quali si è sviluppato un rapporto di fratellanza e con le quali “si condivide il sogno di un mondo più unito, nell’armonia delle diversità”. Da qui l’incoraggiamento di Francesco a quanti fanno parte del Movimento dei Focolari ad andare sempre avanti.
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