Il Papa: adottare uno stile di vita improntato alla sobrietà "per essere liberi"
Adriana Masotti - Città del Vaticano
Comunione e sobrietà sono le due parole che il Papa suggerisce all'Angelus di questa domenica, 14 luglio, commentando, affacciato su una caldissima Piazza San Pietro, il brano del Vangelo del giorno dove si parla di Gesù che invia i suoi discepoli per la missione "a due a due" raccomandando loro "di portare con sé solo il necessario". È su questi due aspetti che Francesco vuol soffermarsi:
Il Vangelo non si annuncia da soli, no, si annuncia insieme, come comunità e per questo è importante saper custodire la sobrietà.
Abbandonare le rigidità per aprirsi all'ascolto
Sobrietà che significa saper far a meno del superfluo, condividere risorse e capacità, "per essere liberi" mentre "il superfluo ti fa schiavo". Ma anche sobrietà "nei pensieri e nei sentimenti" abbandonando tutte quelle rigidità che possono intralciare il cammino "favorendo invece il confronto e l’ascolto, e rendere così più efficace la testimonianza".
Pensiamo ad esempio a cosa succede nelle nostre famiglie o nelle nostre comunità: quando ci si accontenta del necessario, anche con poco, con l’aiuto di Dio, si riesce ad andare avanti e ad andare d’accordo, condividendo quello che c’è, rinunciando tutti a qualcosa e sostenendosi a vicenda.
La sobrietà facilita l'apertura alla fede
Questo comportamento, prosegue Francesco, "è già un annuncio missionario", perché incarna "il messaggio di Gesù nella concretezza della vita" e facilita l'apertura "alla fede e alla novità del Vangelo". Tutto l'opposto succede dove, invece, ognuno conta su ciò che possiede e dove sull'amore prevale "l'individualismo e l'invidia" che portano tristezza. E il Papa ribadisce:
Cari fratelli e sorelle, comunione e sobrietà sono valori importanti per la nostra vita cristiana: comunione, armonia tra noi e sobrietà sono valori importanti, valori indispensabili per una Chiesa che sia veramente missionaria, a tutti i livelli.
L'impegno alla condivisione
A conclusione, come è solito, il Papa pone ai fedeli degli interrogativi che diventano occasione di revisione della propria vita di credenti. "Io sento il gusto di annunciare il Vangelo, di portare, là dove vivo, la gioia e la luce che vengono dall’incontro con il Signore?", invita a chiedersi Francesco e, prosegue, "per farlo mi impegno" a vivere con generosità la condivisione con gli altri, "so coltivare uno stile di vita sobrio e attento ai bisogni dei fratelli?".
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