Parolin inviato in Ucraina, viaggio di pace “in un triste tempo di guerra"
Alessandro De Carolis - Città del Vaticano
La notizia risaliva allo scorso maggio, ma come da consuetudine è arrivato ora il suggello papale nella forma propria di queste circostanze, una lettera redatta in latino. Il cardinale Pietro Parolin rappresenterà Francesco in un luogo e in un momento molto cari alla Chiesa ucraina, il Santuario mariano di Berdychiv, “soprattutto in questo triste e funesto tempo di violenza bellica”, come sottolinea il Papa nel testo della missiva reso noto oggi. L’occasione, la conclusione del pellegrinaggio dei cattolici del Paese che avrà il suo culmine domenica 21 luglio prossimo.
Secoli di pellegrinaggi e grazie
La lettera ricorda in apertura che il Santuario retto dai carmelitani scalzi ha ottenuto nel 2011 lo status di santuario nazionale, ma la tradizione dei pellegrinaggi è secolare. Risale alla prima metà del XVII secolo, quando nel 1630 il voivoda di Kyiv Yanush Tyshkevych fondò un monastero in segno di gratitudine per la liberazione dai tartari e donò un'icona della Madre di Dio Snizhna (Madonna della Neve) dipinta nel XVI secolo. Una venerazione che presto si allargò al resto del Paese, pronto a inginocchiarsi davanti all’effigie miracolosa della Madonna.
Preghiera per la fine delle guerre
E oggi più che mai l’Ucraina vuole chiedere implorando alla Vergine una grazia speciale. “Esorterai tutti i partecipanti a questo evento - scrive Francesco al cardinale Parolin - a implorare incessantemente la Regina della pace affinché ponga fine alla guerra in Ucraina e in ogni parte del mondo, proponendosi come esempio di benedizione tra le donne da imitare, poiché Ella è gradita a Dio che abbassa i superbi e innalza gli umili”. La lettera termina con l’invito del Papa a portare la sua benedizione, ma anche “benevolenza e vicinanza in questo periodo estremamente difficile per l'amato popolo dell'Ucraina”.
Ad accompagnare il segretario di Stato nella sua veste di legato pontificio saranno due sacerdoti, don Ruslan Mykhalkiv, rettore del Seminario della diocesi di Kyiv-Zhytomir, e don Andriy Lehovich, segretario dell’arcivescovo metropolita di Lviv dei Latini.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui