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Il Papa: sia pace in Terra Santa e a Gerusalemme. Ora negoziati e cessate il fuoco

Francesco, nei saluti dopo l’Angelus, torna ad invocare la pace per il Medio Oriente e l’Ucraina. Il suo appello affinché non si fermino i negoziati per il cessate il fuoco a Gaza e Gerusalemme sia luogo di incontro tra le religioni. Parlando della martoriata popolazione ucraina, il Pontefice ricorda che Dio non rimane indifferente alla sua sofferenza

Marco Guerra – Città del Vaticano

Faccio appello affinché non si fermino i negoziati, si cessi subito il fuoco, si rilascino gli ostaggi e si soccorra la popolazione a Gaza dove si stanno diffondendo tante malattie, inclusa la poliomielite.

Così, dopo la preghiera mariana dell’Angelus, il pensiero di Papa Francesco va ancora volta alle popolazioni sofferenti della Terra Santa e al conflitto israelo-palestinese, che insanguina il Medio Oriente da quasi 11 mesi.

Appello per i Luoghi santi

Il Pontefice chiede inoltre l’impegno di tutti affinché sia eviti un allargamento del conflitto "ad altre città palestinesi." e sia rispettato lo Status Quo dei Luoghi Santi. E lancia un nuovo, accorato appello.

Sia pace in Terra Santa, sia pace in Gerusalemme! La Città Santa sia luogo d’incontro dove i cristiani, gli ebrei e i musulmani si sentano rispettati e accolti, e nessuno metta in discussione lo Status Quo nei rispettivi Luoghi Santi. 

Al via le vaccinazioni a Gaza

Proprio oggi, domenica 1 settembre, nella Striscia di Gaza è iniziata la campagna di vaccinazione antipolio dell’Unicef che ha l’obiettivo di proteggere oltre 600mila bambini palestinesi. Ma anche nelle ultime ore sono stati segnalati combattimenti. Secondo le autorità locali controllate da Hamas le vittime palestinesi hanno raggiunto le 40738 unità. Tensione che sale anche in Cisgiordania, dove questa mattina tre agenti di polizia israeliani sono stati uccisi a Tarqumiyah, città poco distante da Hebron, in un attacco ad un checkpoint.

Francesco: Dio non rimane indifferente

Papa Francesco ha poi espresso di nuovo vicinanza alla popolazione dell’Ucraina, dove proseguono gli attacchi e i bombardamenti, che in questi giorni hanno provocato decine di vittime civili e hanno causato importanti danni:

E sempre sono vicino al martoriato popolo ucraino, duramente colpito da attacchi contro le infrastrutture energetiche. Oltre a causare morti e feriti, essi hanno lasciato più di un milione di persone senza elettricità e acqua. Ricordiamoci che la voce degli innocenti trova sempre ascolto presso Dio, che non rimane indifferente alla loro sofferenza!

La situazione sul terreno in Ucraina

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky denuncia che “solo nell'arco della scorsa settimana, la Russia ha utilizzato più di 160 missili di vario tipo, 780 bombe aeree guidate e 400 droni d’attacco contro il nostro popolo. Ogni giorno e ogni notte le nostre città e i nostri villaggi sono sotto attacchi nemici". Sul terreno invece le truppe russe avanzano nel Dobass e assediano la città di Pokrovsk, da dove sta scappando la popolazione ucraina.

La preghiera per le vittime in Brasile

Nel dopo Angelus le preghiere del Papa sono state rivolte anche per “le vittime dell’incidente avvenuto nel Santuario di Nossa Señora da Conceicão, nella città di Recife, in Brasile. Il Signore risorto conforti i feriti e i familiari”. Venerdì pomeriggio, durante la distribuzione degli aiuti alimentari, il tetto del santuario è crollato ferendo circa 20 persone e uccidendone due.  Ogni anno, più di un milione di persone salgono sul Morro da Conceição tra la fine di novembre e l'8 dicembre, giorno del santo patrono della città.

 

 

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01 settembre 2024, 12:01