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Concluso il viaggio di Papa Francesco in Asia e Oceania

Il Pontefice è sul volo di rientro in Vaticano dopo 12 giorni di visita in Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor-Leste e Singapore. Previsto nel pomeriggio l’arrivo all’aeroporto di Roma Fiumicino

Benedetta Capelli – Città del Vaticano  

Il decollo del volo della Singapore Airlines alle ore 6.25 ora italiana, le 12.25 locali,  segna la fine del 45.mo viaggio apostolico di Papa Francesco, il più lungo dall’inizio del suo Pontificato. Al Singapore Changi Airport, Francesco è stato accolto dal Ministro della Cultura, della Comunità̀ e della Gioventù̀ nella Sala “Dendrobium” dello scalo dove si è intrattenuto per un breve colloquio prima di imbarcarsi per il volo della durata di oltre 12 ore. Prima di entrare nell’aereo tante persone lo hanno salutato, alcuni gli hanno chiesto un selfie e altri gli hanno fatto dono di un libro. Come di consueto, nel corso del viaggio, risponderà alle domande dei giornalisti presenti sul volo. 

Papa Francesco prima di salire sul volo per Roma
Papa Francesco prima di salire sul volo per Roma

Il viaggio più lungo

L’ultimo appuntamento della sua giornata a Singapore è stato l’incontro interreligioso con i giovani nel Catholic Junior College. Da lì il trasferimento allo scalo della città-stato per il rientro in Vaticano. Dal 2 al 13 settembre Francesco ha visitato 4 Paesi: Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor-Leste e Singapore, pronunciando 12 discorsi e 4 omelie, spostandosi con 7 voli aerei.  

Telegrammi di sorvolo

“Profondo senso di gratitudine” è stato espresso dal Papa nel telegramma inviato al presidente della Repubblica di Singapore Tharman Shanmugaratnam, “per la calorosa accoglienza e la generosa ospitalità”. Francesco assicura le sue preghiere per la pace, l’unità e il benessere della nazione. Benedizioni e preghiere anche nel telegramma di sorvolo indirizzato ai sovrani della Malesia; auguri e doni di pace e benessere per la Thailandia nel testo inviato al re Maha Vajiralongkorn Rama X. Abbondati doni sull’India sono invocati dal Papa nel telegramma al presidente della Repubblica Droupadi Murmu, preghiere anche per il popolo pakistano nel saluto al presidente della Repubblica Islamica del Pakistan Asif Ali Zardari.

Doni di pace e benedizioni

Al suo omologo del Tagikistan, Emomali Rahmon, il Papa offre le sue preghiere affinché “la nazione sia graziata dal benessere e dalla pace”; benedizione divine per l’Uzbekistan sono invocate nel telegramma al presidente Shavkat Mirziyoyev, stesso augurio Francesco lo indirizza a Sedar Berdimuhamedov, presidente del Turkmenistan. Preghiere di unità e concordia per l’Azerbaigian nel telegramma al presidente della Repubblica Ilham Aliyev, preghiere e benedizioni sul popolo della Georgia nel testo inviato al presidente Salome Zourabichvili. “Prego che la nazione sia benedetta con i doni di pace e benessere”: scrive il Papa nel telegramma al presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan. Abbondanza di benedizioni per la Grecia le assicura Francesco nel testo indirizzato a Katerina Sakellaropoulou, presidente della Repubblica ellenica. Infine nel telegramma al capo di stato albanese Bajram Begaj, il Papa invia benedizioni di armonia e gioia.

“Popoli riconciliati”

Al presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, il Papa rivolge un affettuoso pensiero unito alla preghiera pe il bene e il progresso del Paese. Nel telegramma esprime la sua gioia per aver incontrato “comunità cristiane radicate in una profonda fede, colme di fervore e di generosa dedizione al Vangelo”. Apprezzamento poi per la testimonianza di “popoli riconciliati e ancorati a salde tradizioni spirituali”. “Sono grato a Dio – scrive Francesco – per l’esperienza ecclesiale ed interreligiosa vissuta”.

Il video integrale del congedo del Papa da Singapore

Aggiornamento: 13 settembre - 19.15

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13 settembre 2024, 06:25