La sorpresa di Francesco a 6 mila giovani riuniti per una veglia: "Avanti, fate chiasso!"
Salvatore Cernuzio - Inviato a Bruxelles
Quando l’hanno annunciato dal palco del Brussels Expo, circa un’ora prima, interrompendo canti e cori, c’è stato un boato: “Papa Francesco verrà qui, tra noi!”. Al termine dell’incontro con un centinaio di gesuiti del Belgio e di Paesi vicini, subito dopo la visita all’Università Cattolica di Lovanio, il Papa è voluto andare al palazzetto vicino allo stadio Re Baldovino di Bruxelles, dove domani mattina celebrerà la Messa, a salutare personalmente i circa 6 mila giovani radunati lì per la veglia “Hope Happening”. Un evento di fraternità – quasi una mini Gmg – per attendere la celebrazione del Pontefice, ultimo appuntamento in Belgio, cantando, ballando, pregando e accampandosi per la notte al coperto.
L'arrivo del Papa
I partecipanti, dal Belgio e da Paesi vicini, non solo giovani ma anche famiglie e neonati, preti, suore, gruppi di pellegrini, con bandiere e cartelloni, bandane e cappelli, pensavano che il Papa lo avrebbero visto domani. Invece alle 20.40, sulle note di Jesus Christ you are my life – immancabile in ogni evento giovanile – ecco aprirsi la tendina nera del palco e apparire il Papa, in sedia a rotelle, tra il fumo e le luci viola riflesse dalle due enormi croci al neon. Gli smartphone tutti alzati con le torce attese, bandiere tricolore del Belgio o bianco-gialle del Vaticano che sventolavano e scrosci di applausi mentre Francesco prendeva posto su una poltrona bianca e un giovane che in italiano gli chiedeva: “Selfie, prima selfie!”. Poi, da parte del Papa, uno sguardo alla folla avvicinatasi sempre di più alle transenne, le mani alzate a mo’ di saluto e un semplice: “Buonasera!” in esordio di quello che è diventato subito un dialogo.
Fate chiasso!
“Io vi faccio una domanda voi sapete cosa fanno i giovani? Io dirò: i giovani fanno chiasso! E se tu trovi un giovane così… – dice il Papa, mimando il gesto di stare seduti – noioso… questo giovane gli manca gioventù. Io vi do un consiglio: andate avanti. Fate chiasso, avete sempre la memoria del Signore e la memoria con la preghiera”.
Non guardare mai gli altri dall'alto in basso
Sembrava già finito il discorso, ma il Papa ha interrotto l’applauso per dare un consiglio: “Mi raccomando aiutate gli altri. Vi dirò una cosa, una domanda: è buono, è bello guardare una persona dall’alto in basso?”. Un “noooo”, si è alzato dal parterre. “Ma c’è una situazione in cui si può guardare una persona dall’alto in basso. Sapete qual è? Soltanto si può guardare una persona dall’alto in basso per aiutarla a sollevarsi”.
Il neonato, il più grande di tutti
Dal centro del palco Francesco ha indicato un neonato in braccio alla mamma: “Vedete quello che è lì? È il più grande di tutti voi, perché Gesù ci ha detto che il più grande è quello che si è fatto bambino”. Applausi di nuovo, questa volta verso il piccolino, e il Papa che intanto concludeva: “Non lasciate la preghiera. Adesso vi do la benedizione. Nous nous verrons demain (Ci vedremo domani)”.
Saluto alla folla
Accanto al Papa è apparsa quindi la giovane mamma con il neonato, divenuto nel frattempo la star della serata. Francesco l’ha benedetto, mentre lui era già scoppiato in lacrime per il rumore e il battito delle mani. Da qui, l’ultimo saluto a conclusione di una giornata aperta e conclusa con dei fuori programma.
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