In cinquemila sotto la pioggia a Lovanio per salutare Papa Francesco
Salvatore Cernuzio e Franco Piroli - Inviati a Bruxelles
Hanno sfidato la pioggia, caduta copiosamente per quasi tutto il giorno, e si sono sistemati per ore dietro le transenne in attesa che il Papa terminasse il suo incontro con i docenti della Katholiek Universiteit Leuven e passasse poi da loro nella vicina piazza di Grote Markt. Circa cinquemila fedeli a Lovanio, la cittadina belga a 26 km da Bruxelles, dove il Papa si è recato nel pomeriggio di oggi, hanno dato un saluto caloroso a Francesco al suo passaggio in golf kart nella piazza centrale dalla staordinaria bellezza architettonica. Il suono delle campane, unito al canto di alcuni sacerdoti e alle grida dei fedeli hanno caratterizzato il breve ma intenso momento, primo contatto del Pontefice con i fedeli del Belgio.
Bambini, giovani, anziani, malati
Numerosi gli anziani incappucciati sotto le mantelline antivento, come pure i malati con la maglietta di Sant'Egidio, sistemati in prima fila sotto gli ombrelli dei volontari e con le coperte sulle gambe. Tanti i bambini in braccio alle mamme o con le facce infilate tra le transenne che facevano "ciao" con la manina. Moltissimi i giovani, tra cui un gruppo di ragazze e ragazzi italiani di diverse regioni - dal Veneto alla Calabria - da almeno una ventina d'anni in Belgio per lavoro che hanno voluto urlare il loro "W il Papa".
Il grazie a Francesco
Presenti pure, nella fila di fronte, Ilaria, originaria di Cremona, dottoranda proprio della KU Leuven che ha espresso il suo apprezzamento per le parole di incoraggiamento di Papa Francesco all'Ateneo, sempre attento al valore della ricerca, e anche per l'appello schietto e sincero contro gli abusi del clero su minori, questa mattina, al Castello di Laeken davanti alle autorità: "Il fatto che abbia affrontato apertamente un tema per il quale è stato interpellato e criticato è un atto di grande coraggio che riconosciamo come cattolici... Mostra che la direzione della Chiesa non è di nascondere ma affrontare il proprio passato". Marco, napoletano, da vent'anni a Lovanio dove ha aperto una pizzeria, invece, si schermisce davanti alla telecamera. Si sente di dire solo un grazie al Papa: la sua presenza, afferma, "fa bene a tutti".
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui