Cerca

“La mia vita di missionario in Papua Nuova Guinea”

La testimonianza del vescovo salesiano Francesco Panfilo, che dopo anni di missione nelle Filippine è stato mandato da Giovanni Paolo II a guidare una diocesi in Papua

Andrea Tornielli

“Duc in altum”, prendi il largo: queste parole di Gesù sono state scelte per il motto episcopale di Francesco Panfilo, vescovo salesiano, che ha servito come missionario nelle Filippine per 32 anni, per poi raggiungere la Papua Nuova Guinea, dove è stato dapprima ad Alotau e poi ha guidato l’arcidiocesi di Rabaul diventando anche presidente della conferenza episcopale del Paese. La missione, ha detto, è questione di cuore, “passione per Cristo” e “passione per il suo popolo”. Questa la testimonianza di mons. Francesco Panfilo, arcivescovo emerito di Rabaul:

Qualcuno mi ha chiesto come è stata la mia esperienza, perché ultimamente ho celebrato il 50.mo di ordinazione. Ho fatto 32 anni nelle Filippine, poi sono venuto in Papua Nuova Guinea come delegato ispettoriale dei salesiani per quattro anni, poi Papa Giovanni Paolo II mi ha fatto vescovo di Alotau, poi sono stato trasferito a Rabaul: e quando ricordavo questi anni di missione mi sono un po' commosso, perché mi sono sempre sentito missionario, anche nelle Filippine, dove però ero nelle scuole, ho fatto il formatore. Quando sono venuto in Papua Nuova Guinea ho potuto fare il missionario come avevo sempre sognato anche da ragazzo. È stata una vita difficile. Quando ero ad Alotau – erano tutte isole, tutto mare – ho dovuto viaggiare in barca, si mangiava dove si poteva …

A Rabaul dovevo camminare molto, dovevo andare sulle montagne … Ecco, mi sono realmente sentito missionario e pastore. Quando nel 2013 Papa Francesco è diventato Papa, alla fine dell’anno ha scritto la Evangelii gaudium e nel numero 268 dice che la missione è allo stesso tempo “passione per Cristo” e “passione per il suo popolo”. Ecco, queste parole mi hanno (toccato). Come vescovo avevo scelto come motto “Duc in altum”, che vuol dire “prendi il largo”: sono le parole di Gesù a Pietro … Io ho vissuto (questo), sento che ho fatto la mia vita da missionario. Quello che il Papa dice lì: la missione è allo stesso tempo passione per Cristo e passione per il suo popolo, se non c’è questo amore, non c’è (missione) … La missione è amore, è dare noi stessi per il popolo e per il Signore. Se amiamo il Signore, questo ci aiuta ad aiutare il popolo, e se amiamo il popolo questo ci riporta a Gesù.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

07 settembre 2024, 10:46