Un momento dell'incontro con la delegazione internazionale giainista Un momento dell'incontro con la delegazione internazionale giainista

Il Papa ai giainisti: nel rispetto delle differenze, costruiamo solidarietà e pace

Francesco incontra una delegazione internazionale dell'antica religione orientale e auspica un dialogo interreligioso sempre crescente: lavoriamo insieme per l'inclusione, avendo cura della terra, dei poveri e delle persone più fragili

Lorena Leonardi - Città del Vaticano

Cooperare per un futuro migliore, toccando i temi della “diversità” e dell’ “inclusione”, cercando “insieme” modalità per avere “cura della terra, dei poveri e delle persone più vulnerabili nella società”. Per questo impegno in particolare Papa Francesco ha ringraziato la delegazione internazionale giainista ricevuta in udienza stamani, 25 novembre, nella Sala dei Papi.

Dicendosi “lieto” del fatto che la visita si inserisca nel “crescente dialogo” ormai decennale tra giainisti e cristiani promosso dal Dicastero per il Dialogo Interreligioso, il Papa ha dato il benvenuto ai circa 40 membri provenienti da diverse parti del mondo coordinati dall’Istituto di Giainologia di Londra.

Per la dignità e i diritti di tutti

Ogni persona di “buona volontà” può “diffondere amore” e dedicarsi a chi è nel bisogno “rispettando le differenze”: è questo stile, ha rimarcato, che ci dà sempre “nuova energia” per prenderci cura gli uni degli altri e della casa comune.

I tempi in cui viviamo richiedono iniziative che vanno attuate “con serietà, impegno e corresponsabilità”.

Gran parte dei problemi che oggi affliggono la società sono dovuti all’individualismo e all’indifferenza, che portano molte persone a disprezzare la dignità e i diritti del prossimo, in particolare nei contesti multiculturali.

Il Papa riceve i giainisti in udienza nella Sala dei Papi
Il Papa riceve i giainisti in udienza nella Sala dei Papi

Non temere di seminare speranza

Da una parte, i gruppi dominanti “escludono le minoranze, restando sordi al grido della terra e al grido dei poveri”, dall’altra, molti si propongono di “costruire l’amicizia sociale, la solidarietà e una pace duratura”. Anche se questi sforzi costruttivi sono spesso “ostacolati e bloccati”, l’invito di Francesco è a non scoraggiarsi, né a “temere di seminare speranza” attraverso iniziative che coltivino il “senso di umanità”.

Un impegno costante, questo, fondato sul fatto che “Dio ha creato tutti gli esseri umani uguali nei diritti, nei doveri e nella dignità, e li ha chiamati a vivere insieme come fratelli e sorelle. La fratellanza universale non dobbiamo dimenticarla mai”.

Alla luce di tali elementi, gli incontri interreligiosi svolgono un ruolo fondamentale nel rafforzamento della “comune volontà” di “lavorare insieme” per “costruire un mondo migliore”, ha concluso il Papa augurando un dialogo “sereno e proficuo”.

 

 

 

 

 

 

 

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25 novembre 2024, 10:36