Francesco: preghiamo per Valencia e la Spagna, che soffrono per l’alluvione
Edoardo Giribaldi - Città del Vaticano
“Ho voluto salutare la Virgen de los Desamparados, la Madonna che si prende cura dei poveri, la patrona di Valencia. Valencia che soffre tanto, e anche altre parti della Spagna”.
Il segno della Croce, la benedizione, qualche momento di raccoglimento e un fiore deposto sull’altarino dove è posizionata la statua della "Virgen de los Desamparados", la Vergine degli Abbandonati, un dono della popolazione valenciana colpita dalle devastazioni provocate dalla tempesta Dana. “Ho voluto che fosse qui”, spiega Francesco, parlando a braccio prima di iniziare la catechesi dell’udienza generale: “Oggi, in modo speciale, preghiamo per Valencia e per altre zone della Spagna che stanno soffrendo per l’acqua”.
L'appello per la pace
Ed è il Papa stesso, prima di congedare i fedeli raccolti in Piazza San Pietro, a recitare un’Ave Maria per le popolazioni iberiche. La preghiera è preceduta da un nuovo appello per la pace: “Non dimentichiamo la martoriata Ucraina, che soffre tanto”, esorta Francesco. “Non dimentichiamo Gaza e Israele. L’altro giorno sono stati mitragliati 153 civili che andavano per la strada. È molto triste", afferma il Papa, che già nel post Angelus dell'1 novembre scorso aveva ricordato l'episodio. "Non dimentichiamo il Myanmar”, aggiunge infine Francesco.
Il pensiero del Papa per Valencia
Il momento di raccoglimento di fronte alla Madonna fa seguito all’appello che il Papa aveva riservato alle popolazioni colpite dall’alluvione nel post Angelus di domenica 3 novembre. “Cosa faccio io per la gente di Valencia? Prego? Offro qualcosa? Pensate a questa domanda”, era stato l’invito di Francesco. Secondo i dati forniti dalle autorità locali sono 89 i dispersi nella regione spagnola, il bilancio delle vittime accertate è di 211.
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