Francesco all'Angelus: i poveri non possono aspettare, guardiamoli negli occhi
Alessandro Di Bussolo e Antonella Palermo - Città del Vaticano
Un grazie a quanti, nelle diocesi e parrocchie, hanno promosso iniziative di solidarietà con i più disagiati, in occasione della Giornata Mondiale dei Poveri, che ha per tema "La preghiera del povero sale fino a Dio". Papa Francesco lo pronuncia dopo la preghiera mariana dell'Angelus, davanti ad una Piazza San Pietro gremita di fedeli da tutto il mondo.
E in questo giorno ricordiamo anche tutte le vittime della strada: preghiamo per loro, e per i familiari, e impegniamoci a prevenire gli incidenti. E faccio una domanda, ognuno può fare questa domanda a se stesso: io mi privo di qualcosa per darla ai poveri? E io quando faccio l’elemosina tocco la mano del povero e lo guardo negli occhi? Fratelli e sorelle non dimentichiamoci che i poveri non possono aspettare!
Dopo la celebrazione eucaristica per l'ottava edizione della Giornata mondiale dei poveri, in Aula Paolo VI si tiene il consueto pranzo con 1.300 persone a cui partecipa Papa Francesco. L’iniziativa, quest’anno, è offerta dalla Croce Rossa Italiana: circa 340 le volontarie e i volontari della CRI a servire il pasto. Quest’anno, in vista dell’inizio del Giubileo Ordinario 2025, il Papa ha scelto come motto il passo del Libro del Siracide: «La preghiera del povero sale fino a Dio» (cfr. Sir 21,5).
La Croce Rossa: la bellezza risiede nei gesti semplici
Il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere del Papa e prefetto del Dicastero per il Servizio della Carità che organizza il convivio, precisa ai media vaticani il motivo per cui il Pontefice non si stanca di ripetere questo gesto: semplicemente per imitare Gesù, "ridare dignità alle persone". Rosario Valastro, presidente di un'associazione che quotidianamente distribuisce prodotti e pacchi alimentari, supporta i senza fissa dimora dando risposta ai bisogni e alle necessità di tantissime persone, sottolinea il valore della bellezza che risiede nelle cose semplici, nei piccoli gesti. "Il loro vivere ai margini, in solitudine, non le renda invisibili ai nostri occhi, non cancelli la loro dignità umana".
Il pranzo, allietato dalla Fanfara Nazionale della Croce Rossa, prevede un menù a base di lasagne con verdure, polpettone di manzo ripieno di spinaci e formaggio, purè di patate, frutta, dolce. Al termine a ciascuna persona sarà distribuito uno zaino offerto dai Padri Vincenziani (Congregazione della Missione), contenente dei viveri e dei prodotti per l'igiene personale.
L'ambulatorio Madre di Misericordia: visitati gratis mille poveri
La Giornata di oggi è il culmine dell'impegno, messo in campo durante la settimana ultima, del Dicastero per l’Evangelizzazione che ha provveduto alle esigenze dei più bisognosi con diverse iniziative benefiche, tra cui, ad esempio, il pagamento delle bollette per le famiglie più abbienti attraverso i contatti con le parrocchie. Un’iniziativa resa possibile per la tradizionale generosità di UnipolSai. L'ambulatorio Madre di Misericordia, che collabora con il Dicastero per sostenere chi vive in condizioni di fragilità, ha chiuso ieri sera con "un fiume di carità che - ha dichiarato il direttore Massimo Ralli - grazie ai tantissimi volontari ha permesso di accogliere e visitare quasi 1000 poveri questa settimana".
In Italia oltre 5 milioni di poveri assoluti
Parallelamente tutte le comunità parrocchiali e diocesane hanno risposto all'invito di porre al centro delle proprie attività pastorali l'attenzione per le esigenze dei poveri del proprio quartiere attraverso dei segni concreti. Caritas Italiana ha pubblicato la ventottesima edizione del Rapporto su povertà ed esclusione sociale in Italia “Fili d’erba nelle crepe. Risposte di Speranza” presentato nell'ambito della prima assemblea sinodale delle Chiese in Italia che si chiude oggi a San Paolo fuori le Mura. Oggi in Italia vive in una condizione di povertà assoluta il 9,7% della popolazione, praticamente una persona su dieci. Complessivamente si contano 5 milioni 694mila poveri assoluti, per un totale di oltre 2 milioni 217mila famiglie (l’8,4% dei nuclei). Il dato, in leggero aumento rispetto al 2022 su base familiare e stabile sul piano individuale, risulta ancora il più alto della serie storica, non accennando a diminuire.
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