Papa Francesco riceve David Choquehuanca Cespedes, vice-presidente dello Stato Plurinazionale della Bolivia Papa Francesco riceve David Choquehuanca Cespedes, vice-presidente dello Stato Plurinazionale della Bolivia  (VATICAN MEDIA Divisione Foto)

In udienza dal Papa il vice-presidente della Bolivia

David Choquehuanca Céspedes ricevuto nel Palazzo Apostolico vaticano. Nei colloqui in Segreteria di Stato con il cardinale Parolin e monsignor Gallagher affrontati i temi del contributo della Chiesa cattolica alla società boliviana e alcuni aspetti della situazione politica e socio-economica nel Paese

Vatican News

Papa Francesco ha ricevuto in udienza oggi, 29 novembre, nel Palazzo Apostolico, il vice-presidente della Bolivia David Choquehuanca Céspedes. Successivamente, informa un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede, Choquehuanca Céspedes ha incontrato il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato da monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali.

I colloqui in Segreteria di Stato

“Nel corso dei cordiali colloqui in Segreteria di Stato, sono state rilevate le buone relazioni tra la Santa Sede, la Bolivia e la Chiesa locale - si legge nel comunicato - e ci si è soffermati sul contributo di quest’ultima alla società boliviana”. Durante la conversazione, inoltre, “non si è mancato di passare in rassegna alcuni aspetti della situazione politica e socio-economica” della Bolivia.

La partecipazione al seminario a Palazzo San Calisto

Choquehuanca Céspedes ha partecipato ieri al seminario a Palazzo San Calisto "Affrontare i problemi della crisi ambientale alla luce della Laudato si' e della Laudate Deum, esperienze in America Latina", promosso dalle ambasciate di Bolivia, Cuba e Venezuela presso la Santa Sede, con il sostegno della Pontificia Commissione per l’America Latina. Nel suo intervento il vice-presidente ha denunciato il "capitalismo verde", causa di una crisi "trasversale" che colpisce in modo particolare le popolazioni indigene, e anche le "élites dei Paesi che, applicando gli sviluppi dell'ingegneria, producono ciò che oggi vediamo: guerre, carestie". 

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

29 novembre 2024, 18:00