Il Papa: speranza e gentilezza, “bussole” per un mondo più umano
Isabella Piro – Città del Vaticano
«È più bello un mondo pieno di speranza e gentilezza. È più umana una società che guarda con fiducia all’avvenire e che tratta le persone con rispetto ed empatia», perché speranza e gentilezza «toccano il cuore del Vangelo ed indicano la rotta da seguire per orientare il nostro comportamento». Papa Francesco si rivolge così agli ascoltatori dell’emittente britannica Bbc che stamani, 28 dicembre, durante la rubrica “Thought for the Day”, hanno potuto ascoltare il suo messaggio audio. Come già accaduto nell’ottobre 2021, in occasione della 26.ma Conferenza delle parti (Cop26) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc), svoltasi a Glasgow, in Scozia, il messaggio del Pontefice viene trasmesso dall’emittente del Regno Unito.
Non cedere allo sconforto provocato da guerre, violenze e ingiustizie sociali
Questa volta, l’occasione è rappresentata dal tempo di Natale e dal Giubileo della speranza, iniziato lo scorso 24 dicembre: momenti che, spiega il vescovo di Roma, esortano a diventare «pellegrini di speranza» e non guardare al futuro «con pessimismo e rassegnazione». «Le guerre, le ingiustizie sociali, le tante forme di violenza che sperimentiamo ogni giorno — rimarca — non devono trascinarci nella tentazione dello scetticismo e dello sconforto».
Guardare al mondo con lo sguardo gentile della speranza
La scelta da fare, allora, sarà quella dell’Amore che rende i cuori «ardenti e fiduciosi». Chi ama, infatti, «anche se si trova in situazioni di precarietà, contempla sempre il mondo con lo sguardo gentile della speranza».
Praticare l’umiltà che apre al dialogo
La stessa gentilezza, afferma Francesco, «non è una strategia diplomatica», né «un comportamento formale da seguire per garantire l’armonia sociale o per ottenere vantaggi». Al contrario, essa è «una forma di amore che apre i cuori all'accoglienza ed aiuta tutti a diventare più umili», ovvero capaci di quell’umiltà che «predispone al dialogo, aiuta a superare le incomprensioni e genera gratitudine». In fondo, ricorda il Papa, si tratta di «prendere le cose della vita con gratitudine e a non darle per scontate», proprio come diceva lo scrittore britannico Gilbert Keith Chesterton.
La gentilezza come forma di relazione
Il messaggio si conclude con «un augurio di speranza» e con l’auspicio che, durante il Giubileo, si possa «esercitare la gentilezza come forma d'amore per relazionarci con gli altri», portando nel mondo «pace, fraternità e gratitudine».
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