Casal del Marmo, Francesco sulla situazione nel carcere: farò tutto ciò che potrò
Vatican News
"Quelle parole, 'manca l'umanità', ci fanno riflettere. Quel 'Casal del Marmo esplode' fa soffrire". Con queste poche ma intense righe, scritte di suo pugno, Papa Francesco risponde alla giornalista Gaia Tortora, che nei giorni scorsi aveva denunciato, sul suo profilo X, le "condizioni vergognose" in cui versa l'istituto penitenziario minorile romano.
La Lavanda dei piedi a Casal del Marmo
"Prego e farò tutto quello che potrò", è la promessa di Francesco alla vicedirettrice del Tg La7, che nel suo post aveva parlato di "mancanza di igiene" e di "stanze riscaldate", oltre a una diffusa "sporcizia" nella struttura di Casal del Marmo. Un luogo caro al Papa, dove per ben due volte, a distanza di dieci anni, nel 2013 e nel 2023 ha celebrato la Messa in Coena Domini del Giovedì Santo, con il gesto della lavanda dei piedi ai giovani detenuti. "Ognuno di noi può scivolare, ognuno di noi. E questa coscienza, questa certezza che ognuno di noi può scivolare è quello che ci dà la dignità - ascoltate la parola – la ‘dignità’ di essere peccatori", aveva detto Francesco nell'omelia pronunciata interamente a braccio.
L'apertura della Porta Santa a Rebibbia
La lettera del Papa si inserisce in un percorso costante di attenzione al mondo carcerario e ai detenuti. E' storia solo di alcune ore l'apertura avvenuta ieri, 26 dicembre, per la prima volta nella storia, di una Porta Santa del Giubileo non in una Basilica ma all'interno di un penitenziario, quello di Rebibbia. "Non perdere la speranza. È questo il messaggio che voglio darvi", ha detto il Papa nell'omelia ai presenti.
Gli appelli di Francesco hanno portato a provvedimenti concreti. Un esempio altrettanto recente è l’invito rivolto durante l’Angelus dell’Immacolata, l’8 dicembre, a "pregare per i detenuti che negli Stati Uniti sono nel corridoio della morte perché la loro pena sia commutata". Pochi giorni dopo, il 23 dicembre, la Casa Bianca ha annunciato la grazia per trentasette uomini e donne condannati a morte.
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