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Papa Francesco riceve le suore della Sacra Famiglia di Nazareth Papa Francesco riceve le suore della Sacra Famiglia di Nazareth

Il Papa alle suore: dare speranza alle famiglie devastate da guerra e violenza

Francesco riceve le religiose della Sacra Famiglia di Nazareth e le incoraggia ad essere "soglie" attraverso cui le comunità sfollate o in fuga dal loro Paese possano trovare "rifugio" e "pace". Dalla superiora generale, il Pontefice accoglie in dono un “bouquet spirituale”. Il 3 dicembre le reliquie delle beate martiri di Novgorodek, appartenenti alla congregazione e uccise da occupanti tedeschi nel 1943, trasportate nella Basilica romana di San Bartolomeo all'Isola Tiberina

Edoardo Giribaldi - Città del Vaticano

Preghiera ed opere di carità, per rendere le comunità religiose "soglie" attraverso cui le famiglie "devastate dalla guerra e dalla violenza" possano trovare rifugio, "speranza e pace in Cristo Salvatore". Con questo auspicio Papa Francesco saluta le suore della Sacra Famiglia di Nazareth, ricevute oggi, 4 dicembre, nell'auletta dell'Aula Paolo V, prima dell'udienza generale. L'occasione è il 150° anniversario della Congregazione, un traguardo che il Papa inquadra come "motivo di gratitudine" per le grazie ricevute, ma anche "occasione" per un rinnovo spirituale all'insegna di un "gioioso servizio al Signore". Un'opera di cui Francesco è stato reso partecipe attraverso il dono di un "bouquet spirituale" e impreziosita dal sacrificio delle martiri di Novogrodek, appartenenti alla Congregazione e fucilate da occupanti tedeschi nel 1943, le cui reliquie sono state trasportate ieri nella Basilica romana di San Bartolomeo sull'Isola Tiberina.

Il Papa riceve le suore della Sacra Famiglia di Nazareth
Il Papa riceve le suore della Sacra Famiglia di Nazareth

LEGGI IL DISCORSO INTEGRALE DI PAPA FRANCESCO

Attesa paziente e piena di speranza

La ricorrenza, cadendo all'inizio del tempo di Avvento, "con la sua attesa paziente, piena di speranza nelle promesse del Signore", è un modello per "accrescere la nostra fiducia nella provvidenza di Dio". Francesco esorta quindi alla collaborazione tra le diverse missioni della congregazione, unite dalla contemplazione di Gesù, "specialmente nel Santissimo Sacramento e nelle persone che servite".


Comunità "soglie" per le famiglie

L'anniversario, evidenzia ancora il Papa, coincide anche con il Giubileo, momento prezioso "per fare il punto della nostra vita", sia come singoli che come membri di una comunità. Un tempo che è inoltre occasione per riflettere ed ascoltare "ciò che lo Spirito Santo oggi ci dice". Un raccoglimento che presuppone un cuore aperto all’incontro "autentico e personale con il Signore Gesù, la 'porta' della nostra salvezza".

“Le vostre comunità siano sempre come “soglie” attraverso le quali le famiglie, che sono al centro del vostro carisma, possano trovare rifugio, trovare speranza e pace in Cristo Salvatore.”

Grazia che diventa gioia

Francesco non manca di ricordare le "tante" famiglie "sfollate dalla propria casa, o fuggite dal loro Paese", esortando le religiose ad operare "per quanti vivono in ogni genere di difficoltà". "Invoco di cuore su tutti voi la benedizione del Signore", conclude il Papa. "La sua grazia sia la vostra gioia".

Il "bouquet spirituale" donato a Francesco

Al termine del saluto, suor Angela Marie Mazzeo, superiora generale, ha offerto a Francesco un “bouquet spirituale” comprendente 2.901 Sante Messe, più di 6 mila Rosari, 566 ore di adorazione, 2.764 Coroncine della Divina Misericordia e molti atti di amore e carità come digiuni, pellegrinaggi e preghiere quotidiane.

Papa Francesco riceve il dono spirituale dalla Superiora Generale delle Suore della Sacra Famiglia di Nazareth
Papa Francesco riceve il dono spirituale dalla Superiora Generale delle Suore della Sacra Famiglia di Nazareth

Le reliquie delle martiri di Novgorodek a Roma

Come detto ieri, 3 dicembre, le reliquie delle beate martiri di Novgorodek, suore appartenenti proprio alla Sacra Famiglia di Nazareth sono state trasportate nella Basilica di San Bartolomeo sull'Isola Tiberina. La beata suor Stella e le sue dieci consorelle, uccise dagli occupanti tedeschi nel '43, offrirono la loro vita per salvare altre persone. Per l'occasione, un velo del tabernacolo ricamato da una delle martiri è stato collocato nella Basilica. Le martiri di Novogrodek, fucilate il 1° agosto 1943, hanno donato la vita sacrificandosi per salvare 120 prigionieri, poi sopravvissuti, tra cui padri di famiglia. Sono diventate un simbolo di fede e di amore disinteressato, acquisendo la definizione di "martiri per le famiglie" e venendo beatificate da Papa Giovanni Paolo II nel 2000. Attualmente, la Congregazione delle Suore della Sacra Famiglia di Nazareth conta oltre 1000 religiose ed è presente in 14 Paesi su cinque continenti.

L'introduzione delle reliquie delle beate suore Martiri di Novogrodek nel Memoriale dei Nuovi Martiri nella Basilica di San Bartolomeo all'Isola Tiberina (don Paweł Rytel-Andrianik)
L'introduzione delle reliquie delle beate suore Martiri di Novogrodek nel Memoriale dei Nuovi Martiri nella Basilica di San Bartolomeo all'Isola Tiberina (don Paweł Rytel-Andrianik)

Fedeli a Dio di fronte ad odio e violenza

Durante la cerimonia, monsignor Ambrogio Spreafico ha sottolineato la forza spirituale delle suore che sono rimaste fedeli a Dio di fronte all'odio e alla violenza. “La testimonianza di queste donne ci invita a confidare nella forza degli umili e dei piccoli che si affidano a Dio”, ha affermato. La superiora generale della congregazione, suor Angela Marie Mazzeo, ha ricordato la loro speranza nella vita eterna e la loro devozione verso il prossimo, che hanno dato vita a una storia straordinaria segnata dall'amore e dal sacrificio.

Le suore della Sacra Famiglia di Nazareth nella Basilica di San Bartolomeo all'Isola Tiberina (don Paweł Rytel-Andrianik)
Le suore della Sacra Famiglia di Nazareth nella Basilica di San Bartolomeo all'Isola Tiberina (don Paweł Rytel-Andrianik)

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04 dicembre 2024, 12:15